In un anno sono stati 2.700 gli abusi su minori denunciati in Italia. È il dato registrato dal servizio 114 Emergenza Infanzia, ma si presuppone che il sottobosco dei casi taciuti sia più ampio. Nel suo dossier sugli abusi, Telefono Azzurro tratteggia una fotografia preoccupante, con dati in crescita e con una spregiudicatezza sempre più senza limite.
Raccoglie testimonianze su abuso fisico e psicologico, con conseguenze estremamente gravi: comportamenti sessuali a rischio, disagio emotivo, disturbi alimentari, pensieri e tentativi di suicidio.Nell’82% dei casi gestiti dal Servizio 114, i minori risultano coinvolti nel ruolo di vittime, nel 16% dei casi autori e nel 2% in qualità di testimoni. Nel 2,18% dei casi si tratta di bambini da 0 a 10 anni, nel 43,87% sono invece preadolescenti (11-14 anni) e nel 53,95% adolescenti (15-18 anni). La maggior parte delle denunce è arrivata dalla Lombardia (28,57%) seguita da Veneto (14,29%) e dalla Calabria (10,71%).
Analizzando i presunti responsabili si tratta di un estraneo (adulto) nel 32,14% dei casi, seguito da un genitore (25%), da un amico/conoscente (minore) 14,29%, e da un amico/conoscente (adulto) 10,71%.
L’Osservatorio per il contrasto della pedofilia e della pornografia minorile chiede regole più chiare e ferree. Da qui la proposta di una legge per "filtrare" sul nascere potenziali casi pericolosi. L’obbiettivo è rendere obbligatorio da parte di tutte le associazioni, enti e istituzioni di richiedere il casellario giudiziale oppure i carichi pendenti prima di assumere le persone per lavorare a contatto con minorenni.
«La Convenzione di Lanzarote esige piena trasparenza in materia di abusi e sfruttamento sessuale. È tuttavia fondamentale rafforzare un sistema di protezione di bambini e adolescenti, che includa sia la società civile che le istituzioni, con l'obiettivo di creare un ambiente sicuro per i bambini e gli adolescenti. A tal fine è fondamentale introdurre l'obbligo legislativo di denuncia degli abusi sessuali su minori per chiunque, in particolare per chi opera in contesti associativi o ricopre ruoli di responsabilità sociale – dichiara Ernesto Caffo, presidente della Fondazione Sos Telefono Azzurro -. È urgente arrivare a una soluzione condivisa e a una proposta di legge in cui venga richiesto che enti, istituzioni, associazioni, fondazioni, siano obbligati, oltre che a richiedere tutte le documentazioni necessarie affinché non venga minato il benessere di bambini e adolescenti da parte di coloro in contatto con essi, a esigere l’obbligo di denuncia da parte di coloro che ne hanno responsabilità.
Nel Piano nazionale di prevenzione e contrasto dell’abuso e dello sfruttamento sessuale dei minori 2022-2023 è stato rimarcata l’indispensabilità di un coinvolgimento diretto di bambini e adolescenti nelle tematiche che li riguardano promuovendo una comprensione approfondita del fenomeno dell’abuso sessuale sin dalla giovane età i bambini possano adottare comportamenti responsabili e consapevoli. Idem i genitori, a cominciare da un po’ di attenzione in più nel pubblicare le foto on line dei propri figli.
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