"Chiarisca i motivi della richiesta di audizione". La Commissione sul caso Orlandi scrive ad Alì Agca

La Commissione parlamentare di inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori ha chiesto ad Alì Agca di motivare le ragioni per le quali vuole essere audito

"Chiarisca i motivi della richiesta di audizione". La Commissione sul caso Orlandi scrive ad Alì Agca
00:00 00:00

Non si fermano le indagini sulla scomparsa di Emanuela Orlandi, avvenuta il 22 luglio 1983 a Roma. È uno dei più grandi misteri italiani, un caso irrisolto per il quale le ipotesi sono innumerevoli, tutte avvolte nel mistero. Il fatto che la giovanissima, allora 15enne, Orlandi, avesse la cittadinanza dello Stato del Vaticano è uno degli elementi che hanno contribuito a fare di questo un giallo internazionale. A quasi 41 anni da quel giorno terribile, la Commissione parlamentare di inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori ha chiesto ad Ali Agca di argomentare meglio la sua richiesta, peraltro "irrituale", di essere audito sul caso.

Il presidente della Commissione ha scritto al procuratore legale Riccardo Sindoca, spiegandogli che la commissione ha ricevuto la comunicazione da parte di Agca, che "sostiene di essere in possesso di 'prove documentali indiscutibili che dimostrerebbero come il complotto su Emanuela Orlandi e Mirella Gregori sia stato organizzato soltanto per ottenere la mia liberazione'". Questa pista era già emersa subito il rapimento, nei giorni immediatamente successivi, ma dopo un'indagine è stata scartata come falsa. Ali Agca è l'uomo che il 13 maggio 1981 attentò alla vita di Papa Giovanni Paolo II, esplodendo due colpi di pistola che centrarono il Pontefice all'addome. Alì Agca venne condannato all'ergastolo ma non solo venne perdonato dal Papa, ma ottenne anche la grazia dal presidente Carlo Azeglio Ciampi e venne estradato in Turchia, suo Paese d'origine nel 2000.

Fu lui, ai tempi del rapimento, a sostenere che ci fosse un collegamento diretto tra la sparizione di Emanuela Orlandi e la sua condanna. E oggi, a distanza di 4 decenni, torna a sostenere la stessa tesi. Lo ha fatto tramite le colonne del quotidiano La Repubblica, rivelando di avere un tumore che non gli lascia molto tempo da vivere e, quindi, gli resta una "unica e ultima occasione per far trionfare la verità storica contro le troppe menzogne che girano". Agca sostiene di volersi liberare "la coscienza e spiegare quel che so su Emanuela Orlandi".

Sindoca, contattato dall'Adnkronos, ha confermato che il turco si è reso disponibile a breve a rendere tutte le spiegazioni richieste, in modo da essere audito dalla Commissione al più presto possibile. È già stato dato il madato per la costituzione del collegio difensivo.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica