Si è avvicinato ad un passante, chiedendogli una sigaretta con una certa insistenza. E non ha desistito dal suo intento nemmeno quando l'interlocutore gli ha fatto presente di essere sprovvisto di sigarette. Anzi: a quel punto non avrebbe a quanto pare esitato a massacrarlo di botte, sottraendogli poi il cellulare e rendendone necessario l'accesso in pronto soccorso. Protagonista della vicenda che arriva dal centro di Perugia è un uomo di 40 anni originario del Marocco (già noto alle forze dell'ordine per numerosi precedenti di polizia nonché irregolare sul territorio nazionale, a quanto sembra) finito in manette nelle scorse ore con le accuse di rapina aggravata e lesioni personali aggravate. Stando a quel che riporta la stampa locale, l'episodio in questione si è verificato nel capoluogo dell'Umbria, precisamente nella zona di piazza Piccinino.
In base a quanto ricostruito dalla polizia, il quarantenne clandestino si trovava in quell'area specifica del centro storico perugino, quando avrebbe notato un cittadino intento a passeggiare. Lo straniero lo avrebbe raggiunto e gli avrebbe chiesto più volte una sigaretta. E non avrebbe accolto affatto di buon grado il rifiuto opposto dall'interlocutore: il nordafricano avrebbe presto dato in escandescenze, mettendo le mani addosso al passante. Lo avrebbe percosso ripetutamente, anche utilizzando come arma da offesa un mazzo di chiavi che aveva con sè. Ed accortosi del fatto che l'aggredito stesse chiamando la polizia, gli avrebbe rubato anche lo smartphone nel tentativo di impedirgli di avvisare gli operatori per avvertirli di quanto stesse avvenendo. Una precauzione rivelatasi ad ogni modo inutile, con il senno di poi, visto che i poliziotti sono comunque giunti sul posto.
Insieme ai soccorritori del 118, i quali hanno preso in consegna la vittima trasportandola in ambulanza presso l'ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia. All'aggredito sono quindi state prestate le cure del caso, a seguito delle lesioni riportate a causa del pestaggio: ha rimediato a quanto pare una prognosi di poco più di una settimana. Nel frattempo, i poliziotti avevano comunque provveduto ad individuare e a contenere il principale indiziato, anche sulla base della testimonianza resa dall'aggredito stesso.
Il quarantenne magrebino è stato quindi condotto in questura, per espletare i controlli di rito: a seguito degli accertamenti effettuati sul suo conto, sarebbe risultato non in regola con il permesso di soggiorno. E al termine delle operazioni, il clandestino è stato infine tratto in arresto per il reato di rapina aggravata e lesioni personali aggravate: nei prossimi giorni potrebbero esserci ulteriori sviluppi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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