Un film divenuto “profetico”, sul cui set si è verificato un avvenimento previsto da un testimone da sempre giudicato inattendibile. Si tratta del possibile trait d’union tra i casi di Katty Skerl ed Emanuela Orlandi, trovata uccisa in un terreno agricolo di Grottaferrata il 22 gennaio 1984 la prima, scomparsa da Roma il 22 giugno 1983 senza lasciar traccia la seconda.
Il film in questione è “Habemus Papam” di Nanni Moretti, pellicola del 2011 che racconta di un pontefice che sente il bisogno di dimettersi, un avvenimento immaginario poi accaduto nella realtà con le dimissioni di papa Benedetto XVI nel febbraio del 2013. Ma in questa storia, secondo quanto racconta il Corriere della Sera, papi e cinema fanno solo da sfondo a una vicenda misteriosa e macabra: il trafugamento della bara di Katty Skerl avvenuta il 13 luglio 2022, sul quale le indagini sono in corso.
Lo sfondo: l’1 agosto 2022 scoppiò un rogo a Cinecittà, proprio sul set del film di Moretti, e non si salvò nulla della scenografia. Secondo Marco Accetti, il fotografo che si autoaccusò del sequestro Orlandi, affermando di essere in possesso del flauto della giovane, affermò che in cima a San Pietro, non quella vera ma quella finta costruita per la scenografia del film, ci fosse una camicetta, quella con cui era stata seppellita Skerl.
La camicetta in questione avrebbe riportato l’etichetta “Frattina”, un dettaglio citato in un comunicato di rivendicazione per il sequestro Orlandi a novembre 1984. Accetti aveva infatti affermato che la bara di Katty sarebbe stata rubata al fine di “far sparire una prova del legame con il caso Orlandi”. Ma, essendoci stato un rogo, è impossibile dire se in effetti nella scenografia ci fosse una camicetta nascosta.
Difficile dire se i due casi, la scomparsa di Emanuela e l’omicidio di Katty, siano collegati in effetti, e in molti credono che manchi il cosiddetto filo rosso tra le due vicende. La scomparsa di Emanuela si è collocata finora all’interno di una ridda di informazioni e presunti depistaggi, tra Vaticano, luogo in cui la giovane viveva, Stati Uniti e Inghilterra.
L’omicidio Skerl è avvenuto in circostanze del tutto differenti, tra l’altro dopo che la ragazza aveva partecipato a una festa e si stava dirigendo a un appuntamento con un’amica.Tra l’altro le indagini sul trafugamento della sua bara, che era nel cimitero del Verano, si colloca all’interno di un fenomeno che potrebbe portare a un presunto traffico di feticci funerari.
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