Il finto matrimonio islamico, l’imam keniota, i 12mila euro. Le ombre sul caso Matacena

La trasmissione televisiva "Chi l'ha Visto?" è riuscita a scovare il falsario che ha realizzato il documento

Il finto matrimonio islamico,  l’imam keniota, i 12mila euro. Le ombre sul caso Matacena
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Si infittisce il mistero sulla morte di Amedeo Matacena, la cui salma, unitamente a quella della madre dell'ex parlamentare Raffaella De Carolis, è stata riesumata nella mattinata di oggi sui disposizione della procura della Repubblica di Reggio Calabria.

Nel frattempo, grazie al contributo della trasmissione televisiva "Chi l'ha Visto?", è stato possibile aggiungere un ulteriore elemento che potrà risultare determinante ai fini delle indagini che vedono indagata l'ultima presunta moglie dell'ex deputato di Forza Italia. Gli inviati sono riusciti a identificare e scovare il falsario che avrebbe realizzato l'atto di matrimonio tra Maria Pia Tropepi e Amedeo Matacena, deceduto a Dubai nel settembre del 2022, vale a dire tre mesi dopo la madre.

Un documento che, spiega la pagina social della trasmissione televisiva, è costato 12mila euro. "Il certificato di matrimonio islamico ha l’intestazione della Repubblica del Kenya. 'Perché l’imam era keniota', aveva detto Maria Pia Tropepi all’inviata della trasmissione. Ma il certificato non risulta registrato negli Emirati Arabi", si legge sul post. Peraltro la redazione del programma è in possesso di documenti che certificano il divorzio dell'indagata "dall’ex marito Giovanni in Italia 45 giorni dopo la morte di Amedeo Matacena". Una situazione decisamente poco chiara su cui dovranno far luce le indagini coordinate dalla procura della Repubblica di Reggio Calabria che, come anticipato, ha disposto la riesumazione delle salme.

Quella di Matacena si trovava presso il cimitero di Minturno, in provincia di Latina, nella cappella della famiglia dell'ex moglie Alessandra Canale. Quella della madre dell'ex parlamentare era invece nel cimitero di Condera, a Reggio Calabria. I resti di entrambi sono stati traslati all'istituto di medicina legale dell'Università La Sapienza di Roma. Il medico legale Aniello Maiese e la tossicologa Maria Chiara David sono stati incaricati dalla procura di effettuare gli esami autoptici: stamani è stato il turno della salma di Matacena, nel pomeriggio si è svolta l'autopsia sul corpo di Raffaella De Carolis. Bisognerà attendere ora 90 giorni per conoscere l'esito delle verifiche, tempo entro il quale i due periti dovranno depositare la loro relazione al sostituto procuratore Sara Parezzan.

Unica indagata, con l'accusa di duplice omicidio, è Maria Pia Tropepi, che ha nominato due consulenti per prendere parte agli esami autoptici: si tratta del medico legale Maurizio Saliva e il tossicologo Ciro Di Nunzio. L'obiettivo è chiarire le cause del decesso, dato che ad ora, per quanto riguarda l'ex esponente di FI, si parla di infarto. La procura ritiene invece che le due morti, avvenute a breve distanza, siano collegate e non attribuibili a cause naturali, bensì a un probabile avvelenamento di entrambe le vittime.

Un sospetto che nasce anche dal fatto che il testamento olografo attribuito all'ex parlamentare, e sul quale sono in corso le indagini, avrebbe decretato Maria Pia Tropepi come erede universale di Matacena.

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