L'unica latitante. Perché la madre di Saman è ancora a piede libero

Nazia Shaheen, la madre di Saman Abbas, è l'unica dei cinque imputati rimasta ancora a piede libero. Il messaggio al figlia, i video e le intercettazioni: cosa sappiamo della donna

Screen "Chi l'ha visto?"
Screen "Chi l'ha visto?"
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Per chiudere il cerchio attorno ai presunti assassini di Saman Abbas, la 18enne di nazionalità pachistana uccisa a Novellara nella notte tra il 30 aprile e il 1°maggio del 2021, manca solo la madre, Nazia Shaheen. Latitante - quasi certamente in Pakistan - della donna si sono perse le tracce da quando, meno di 24 ore dall’omicidio della figlia, le telecamere di sicurezza dell’aeroporto di Malpensa la inquadrarono all’imbarco di un volo diretto a Islamabad assieme al marito. Su di lei, l’unica assente al processo dei cinque imputati, grava la pesantissima accusa di aver consegnato la ragazza nelle mani degli aguzzini.

Cosa sappiamo della madre di Saman

Nazia Shaheen, 52 anni, è forse uno dei personaggi più ambigui di questa drammatica vicenda. Secondo gli inquirenti la donna avrebbe giocato un ruolo fondamentale nella pianificazione del delitto, facendo da "esca" per la figlia. Stando a quanto emerso dagli accertamenti investigativi, nei giorni precedenti all’omicidio, inviò a Saman un sms con l’intento di farla tornare a casa (al tempo la ragazza era ospite in una struttura protetta). "Torna, ti prego. Fatti sentire, stiamo morendo. Faremo come dici tu", il testo del "messaggio trappola". Non solo. La sera del delitto, le telecamere di Novellara inquadrarono Nazia all’esterno dell’abitazione assieme alla figlia, vestita all’occidentale e con uno zainetto sulle spalle, per poi condurla con anche il marito Shabbar di là dai campi dove la giovane avrebbe trovato la morte.

"Noi siamo morti sul posto"

Ad aggravare la posizione di Nazia c’è una conversazione Whatsapp del 30 agosto 2021 in cui la donna, parlando con il figlio, avrebbe confermato l’uccisione della ragazza. "Tu non sai di lei?", dice la 52enne probabilmente riferendosi ai comportamenti di Saman. "Davanti a te, a casa… noi siamo morti sul posto, per questo tuo padre è a letto e anche la madre (si riferisce a se stessa parlando in terza persona ndr). Anche di lei non è che non sai, da costretti è successo quello che è successo, anche tu lo sai, figlio mio, non sei bambino, sei giovane e anche comprendi tutte le cose". E ancora, in un altro passaggio: "Pensa a tutte le cose, i messaggi che ci facevi ascoltare la mattina presto. Pensa a quei messaggi, pensa e poi dì se i tuoi genitori sono sbagliati".

Dove si trova Nazia Shaheen

Nazia Shaheen è latitante da 29 mesi. Su di lei spicca un mandato di cattura, emesso dal Pakistan lo scorso novembre, con anche una red notice dell’Interpol. La donna potrebbe trovarsi nella regione del Punjab, forse nello stesso villaggio in cui si era rifugiata insieme al marito, poi arrestato ed estradato in Italia. Interrogato sulla latitanza della moglie, inizialmente Shabbar Abbas aveva detto di non avere sue notizie ipotizzando che potesse trovarsi in Europa.

Circostanza che, invece, è stata esclusa dagli investigatori dal momento che non vi è traccia della fuggitiva nei Paesi dell’area Schengen. Ai suoi legali, gli avvocati Enrico Della Capanna e Simone Servillo, l’uomo avrebbe detto che quando è stato arrestato “la moglie si trovava in casa”. Fatto sta che, al momento, Nazia Shaheen sembra svanita nel nulla.

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