"Mia figlia portata via dalla madre da 10 anni. Così sono svanite nel nulla"

Andrea Palermo, un imprenditore milanese, non vede sua figlia Matilde da 10 anni. L'ex compagna, nonché madre della bambina, è svanita nel nulla assieme alla piccina. L'appello del papà a IlGiornale: "Vorrei solo riabbracciarla"

In foto Carlotta Morri con la bambina
In foto Carlotta Morri con la bambina

"La mia ex compagna è svanita nel nulla portando via con sé nostra figlia". Andrea Palermo, un imprenditore milanese, non ha più notizie della figlia dal 2014. L'ex compagna, Carlotta Morri, ha fatto perdere le tracce di sé e della bambina, che si chiama Matilde, da circa dieci anni. "Mi è stata negata la possibilità di vedere crescere mia figlia senza un reale motivo. Non so dove sia, se sta bene o va a scuola. Aveva 3 anni l’ultima volta che l’ho vista. Ho questo ultimo ricordo di lei, piccina, che allunga la manina per prendere il peluche che le avevo regalato", dice Andrea a IlGiornale.

La storia

Per capire meglio questa storia bisogna riavvolgere il nastro e tornare all'estate di 14 anni fa. "Conobbi Carlotta nel febbraio del 2010, perché veniva spesso nel pub che gestivo sui Navigli, ma cominciammo a frequentarci verso gli inizi di luglio. - racconta Andrea - Dopo circa un paio di mesi, mi resi conto tra noi non c'era affinità e decisi di interrompere la frequentazione. Lei, però, mi rivelò di essere incinta. Davanti a una notizia del genere non mi tirai indietro e scelsi di proseguire la relazione". A luglio del 2011 nasce Matilde e iniziano i problemi: "In realtà, già prima della nascita di Matilde avevo capito che c’era qualcosa che non andava. - continua il racconto - La situazione peggiorò dopo l'arrivo della bambina. Lei diventò molto aggressiva, sia verbalmente che fisicamente. Al punto che un giorno, mentre eravamo in auto, mi puntò un paio di forbici al collo. Durante la nostra prima e unica vacanza insieme, le cose precipitarono ulteriormente per via di alcuni suoi comportamenti violenti. A quel punto decisi di lasciarla".

Dopo la separazione ci sono alcuni mesi di relativa tranquillità. Nel frattempo un giudice del Tribunale Minorile di Milano a cui Andrea si rivolge per definire tutte le questioni legate all'affidamento della bambina, stabilisce che Matilde può vedere il padre due volte a settimana. "Ma questa regola non l'abbiamo mai rispettata perché eravamo d'accordo che io potessi stare con Matilde tutti i giorni. - precisa Andrea - Finché non ci fu un episodio che cambiò le cose. Un sabato ero in soggiorno a giocare con la bambina mentre Carlotta le preparava da mangiare. Diedi alla piccola un pezzetto di focaccia prima del pasto e la mamma cominciò ad insultarmi pesantemente, arrivando persino a scagliare oggetti. Vista la reazione, pensai che fosse meglio attenersi alle disposizioni del giudice, cioè con gli incontri concordati al giovedì e sabato". Andrea è d’accordo con la ex compagna che sia lei a portargli la bambina dove vive, a Sesto San Giovanni, nei giorni prestabiliti. Ma il giovedì successivo la donna non si presenta: "Quel giorno sentii suonare il citofono, ma poi non arrivò nessuno. Dal quel momento non ho avuto più notizie né di lei né di mia figlia".

Carlotta Morri svanisce nulla. Dopo circa due anni, i carabinieri la rintracciano a Bologna. La donna rientra a Milano assieme alla bambina, che all'epoca ha tre anni. "Quando rientrò a Milano, incontrai Matilde in uno spazio neutro e alla presenza di un'assistente sociale, come da decisione del tribunale. - prosegue Andrea - Ma la rivedi soltanto una volta, perché ai successivi cinque incontri la madre non si presentò. Finché a novembre del 2014 sparì di nuovo, stavolta definitivamente".

L’avvocato: "È un sequestro di persona"

Prima di svanire nel nulla, Carlotta Morri aveva denunciato l'ex compagno per presunti maltrattamenti. Accuse che la Procura e il tribunale di Milano hanno ritenuto infondate, condannando l'imputata per calunnia. La donna è stata condannata anche per sottrazione di minore. Entrambe le sentenze sono passate in giudicato. "Nonostante i risvolti giudiziari della vicenda abbiamo scoperto che la signora Morri è riuscita ad ottenere il passaporto della bambina, all'oscuro del papà. Motivo per il quale non escludiamo che possa trovarsi all'estero", spiega l’avvocato Valentina Marchesi che assiste Palermo. "Inoltre - puntualizza il legale - c’è anche un altro aspetto da sottolineare. Quando il tribunale civile si è reso conto del pericolo per la piccola, ha deciso di affidare la bambina al Comune di Milano affinché fosse collocata in una struttura protetta per minori. Nella speranza che il Comune si attivi più di quanto non ha fatto sinora riteniamo di dover portare il caso all’attenzione della stampa". Attualmente Morri è indagata per sequestro di persona. "È molto importante che la Procura dia fondo a tutte le risorse che ha per trovare questa donna, che è ricercata - conclude Marchesi - perché c'è in gioco la vita di una bambina".

La criminologa: "Potrebbero esserci conseguenze irreparabili per la bambina"

Nel frattempo la psicologa clinica e criminologa Sara Leone, su incarico dell'avvocato di Palermo, sta lavorando a una relazione sull'intera vicenda. "Ho fatto una valutazione di personalità di Carlotta Morri, sulla scorta degli atti processuali dei procedimenti già conclusi" , spiega l’esperta. "Questa persona presenta un disturbo che è contraddistinto da disregolazione emotiva. - continua - Ha una personalità di tipo impulsivo, astrattamente molto pericolosa. Lo dico con cognizione di causa perché i prodromi di questa pericolosità sia sociale che autolesiva si sono già manifestati". La dottoressa Leone non esclude nessuna ipotesi: "In un momento apicale, questo discontrollo emotivo potrebbe portare a delle conseguenze irreparabili per sé e la bambina. - conclude - Tanto che abbiamo ipotizzato, in astratto, anche un omicidio-suicidio. Per questo motivo è molto importante che chi sa qualcosa si faccia avanti, perché dubito che Morri non sia rimasta in contatto con qualche familiare o amico".

L’appello di Andrea: "Chi sa qualcosa mi aiuti a trovare Matilde"

Le preoccupazioni maggiori restano per la piccola Matilde, che il prossimo 21 luglio compirà 13 anni. “Ormai è una ragazzina, anche se nei miei ricordi resta sempre una bambina", dice papà Andrea. "Vorrei fare un appello alla mamma, - continua - ma so che cadrebbe nel vuoto.

Quindi mi rivolgo ai nonni o agli amici stretti di Carlotta, affinché mi diano qualche notizia. Se qualcuno sa dove si trovi Matilde, mi aiuti a stabilire un contatto con lei". E infine, conclude Andrea: "Sono solo un papà che vuole riabbracciare sua figlia, non chiedo altro".

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