Una vicenda ancora tutta da chiarire, quella venuta alla luce a Milano nella mattinata di oggi, giovedì 12 gennaio, quando i soccorritori del 118 hanno tentato invano di rianimare il corpo senza vita di un giovane straniero, rinvenuto con un sacchetto di plastica stretto attorno al capo.
L'allarme
Tutto ha avuto inizio intorno alle ore 8:25, quando al 112 arriva la telefonata di un uomo di 71 anni che chiede aiuto. Sul posto indicato dall'anziano, un appartamento sito in uno stabile al civico 3 di via Marinetti di cui l'uomo risulta proprietario, si precipitano i carabinieri e un'ambulanza. È troppo tardi per poter salvare la vita del giovane per il quale si erano attivati i soccorsi, per cui al personale sanitario è stato possibile unicamente constatarne il decesso.
La vittima, un 27enne di nazionalità brasiliana con alle spalle qualche piccolo precedente relativo a reati connessi all'immigrazione, è stata rinvenuta distesa sul letto dell'anziano. È stato proprio quest'ultimo a raccontare ai carabinieri di non aver avuto alcun ruolo nella morte del ragazzo, che da qualche giorno ospitava nel proprio appartamento al quarto piano della scala H. Stando alla versione fornita dal proprietario di casa, al momento del suo risveglio il giovane era già privo di conoscenza e con la testa all'interno del sacchetto di plastica che potrebbe averna causato il decesso.
Lo stesso 71enne ha rivelato inoltre ai carabinieri di aver ospitato il giovane all'interno della propria abitazione negli ultimi due giorni, durante i quali sia lui che il giovane brasiliano avrebbero condiviso l'uso di sostanza stupefacenti e quindi avuto anche dei rapporti sessuali. L'anziano, risultato incensurato, è stato quindi accompagnato in caserma dai carabinieri della compagnia Milano Porta Monforte, dove esporrà la propria versione dei fatti anche dinanzi al pubblico ministero di turno.
Ovviamente, nell'appartamento di via Marinetti, sono iniziati fin da subito i necessari rilievi per fare luce sul
caso da parte degli uomini della Scientifica. Per il momento si sa solo che sul corpo del ragazzo, in attesa della presumibile richiesta di effettuare degli esami autoptici, non è stato rinvenuto alcun segno di violenza.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.