Auto esplosa a Napoli, dopo la ricercatrice muore anche il giovane tirocinante

Dopo il tremendo incidente in tangenziale a Napoli, anche il giovane laureando 25enne Fulvio Filace è morto. Aveva il 70% del corpo coperto da gravissime ustioni di terzo grado

Auto esplosa a Napoli, dopo la ricercatrice muore anche il giovane tirocinante
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Alla fine, dopo la tremenda esplosione della macchina ibrida sperimentale in tangenziale a Napoli, avvenuta il 24 giugno scorso, anche Fulvio Filace, il tirocinante venticinquenne laureando in Ingegneria Meccanica, è morto. Sono due quindi le vittime dell'incidente che ha portato via anche la ricercatrice Maria Vittoria Prati.

La morte dopo l'agonia

Il giovane si trovava in coma farmacologico, riportava gravissime ustioni di terzo grado nel 70% del proprio corpo. Questa mattina, dopo diversi giorni di sofferenza è morto presso l'ospedale Cardarelli di Napoli. Sarebbe stata una crisi respiratorio avuta nelle ultime ore di vita a causarne il decesso. Nei giorni successivi all'incidente il giovane laureando era stato sottoposto a due delicatissimi interventi chirurgici per sostituire i tessuti corporei necrotizzati.

Continuano le inchieste sull'incidente

Ci sono ancora moltissimi interrogativi da risolvere. Perché il giovane si trovava sopra quella macchina? E perché l'autovettura - ancora sperimentale - stava percorrendo la tangenziale campana? Per cercare di risolvere questi due interrogativi sono state aperte due inchieste: una da parte del Cnr, l'altra dalla procura di Napoli. Proprio quest'ultima avrebbe in via del tutto eccezionale mandato ai carabinieri del Ris di Roma di fare una super perizia sull'autovettura esplosa una Polo della Volkswagen e su una seconda macchina sperimentale, una Fiat Punto, sequestrata alla "eProInn" di Fisciano. Negli ultimi giorni sono stati ascoltati dal Pubblico Ministero campano sia un dirigente del Cnr che Gianfraco Rizzo, ex professore universitario a capo di eProInn.

Napoli si stringe alla famiglia del giovane Fulvio

Tutta Napoli piange la scomparsa prematura di un giovane promettente. In migliaia sui social hanno scritto un messaggio di cordoglio alla famiglia. "Dispiace molto veder tarpate le ali a un ragazzo che stava spiccando il volo - scrive una donna in un gruppo Facebook dedicato alla città partenopea - se ci sono dei colpevoli, dovranno pagarla cara".

"Fa piangere sapere che un giovane di così belle speranze è morto per uno stupido errore umano - commenta un uomo sotto un post di Instagram - avrebbe avuto un futuro radioso e sono sicuro che avrebbe portato Napoli e i napoletani in alto nel mondo. Quanta rabbia, speriamo si faccia presto verità sull'accaduto e le dinamiche".

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