Notte di sangue a Napoli, e ha perdere la vita è stato un ragazzo di soli quindici anni, rimasto vittima di una sparatoria. Le indagini delle forze dell'ordine sono in corso. L'attenzione degli inquirenti è rivolta anche ad altri due ragazzi feriti, che potrebbero essere collegati alla vicenda.
La sparatoria nel cuore della notte
Stando a quanto riferito sino ad ora, la sparatoria si sarebbe verificata questa notte. Gli spari si sono uditi in via Carminiello al Mercato, angolo concorso Umberto I, a poca distanza dal quartiere Forcella. L'allarme è stato dato subito e sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia di Stato, che hanno trovato l'adolescente riverso a terra. Rimasto vittima della sparatoria, il giovanissimo era ormai deceduto. A raggiungere la zona anche gli operatori sanitari del 118, che hanno solo potuto constatare il decesso, gli agenti del comparto Volanti e il personale Upg.
Sono stati subito avviati i rilievi del caso, e gli agenti si sono immediatamente concentrati sulle indagini finalizzate a ricostruire le dinamiche della vicenda e rintracciare i responsabili. Secondo le informazioni raccolte, la sparatoria si sarebbe verificata intorno alle 2.00 di notte, fra mercoledì 23 e giovedì 24 ottobre. Gli spari hanno attirato diverse persone.
Ancora da stabilire le cause che hanno provocato il fatto di sangue. Gli investigatori stanno cercando di recuperare i filmati e le immagini delle videocamere di sorveglianza presenti nella zona.
Della vittima sappiamo che si chiamava Emanuele Tufano, ed era nato il 9 luglio 2009. Stando a quanto riferito dagli inquirenti, il minorenne era incensurato. I sue genitori, ristoratori a loro volta incensurati, non si trovavano a Napoli. Erano in vancanza a Ibiza. Sappiamo inoltre che l'adolescente era solito lavorare nel pomeriggio nell'officina di un meccanico, mentre la mattina frequentava la scuola.
Gli altri ragazzi feriti
Altri due ragazzi sarebbero stati feriti nel corso di questa notte, e si indaga per capire se sussiste un collegamento. Nello specifico, un ragazzo di 14 anni e un giovane di 17 anni sarebbero stati accompagnati all'Ospedale Cto di Napoli. Resta da capire se siano coinvolti a loro volta nella sparatoria. Sappiamo che il 17enne ha una ferita da proiettole al braccio, mentre il 14enne presenta delle escoriazioni e alcune ferite da taglio.
I due giovani, così come il ragazzo ucciso, risultano incensurati. Il 17enne ferito ha però un legame di parentela con persone legate alla criminalità.
Secondo quanto riportato da FanPage.it, potrebbe essere coinvolto anche un 27enne, presentatosi al pronto soccorso dell'ospedale Vecchio Pellegrini della Pignasecca. Molto, dunque, deve essere chiarito.
La ricostruzione
Sulla vicenda deve ancora essere fatta chiarezza, tuttavia, secondo una prima ricostruzione, il ragazzo doveva trovarsi in scooter insieme ad altri due giovani quando, arrivati in via Carmeniello al Mercato, è partita la sparatoria. Sarebbero stati almeno venti i colpi di pistola esplosi durante il conflitto a fuoco. I proiettili hanno raggiunto anche alcune auto posteggiate in zona.
Emanuele potrebbe essere stato ucciso dopo un inseguimento. Gli agenti, nel corso del sopralluogo, hanno rilevato auto danneggiate dai proiettili, oltre che vetrine infrante e un cassonetto attraversato dai colpi di armi da fuoco. Non si esclude l'ipotesi di scontro tra brande rivali di giovanissimi, un conflitto a fuoco armato fra ragazzini che ha visto ingaggiate almeno tre armi, come indicano i primi rilievi.
Emanuele Tufano sarebbe stato ucciso da un colpo che lo ha raggiunto alla schiena. Fra i vari moventi presi in esame, si parla del possibile furto di uno scooter.
Considerata la situazione di emergenza, il prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha deciso di convocare una riunione straordinaria del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica. L'incontro è fissato in Prefettura per le ore 16.00. Le indagini sulla sparatoria di questa notte sono state affidate agli agenti della Squadra Mobile della Questura di Napoli. Informata anche la procura per i Minorenni.
Le parole del sindaco
"Sembra che ci sia stata una sparatoria tra due bande di giovanissimi legate alla criminalità", ha dichiarato il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, che oggi prenderà parte alla riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica convocato dal prefetto. "Non è possibile che oggi la camorra e le espressioni camorristiche siano nelle mani di ragazzini di 14, 15 o 16 anni. È un tema da affrontare perché riguarda non solo la sicurezza, ma anche un fenomeno sociale che veramente ci fa rabbrividire. Queste bande di ragazzini rappresentano un fenomeno nuovo che deve essere affrontato dal punto di vista repressivo, ma anche dal punto di vista del controllo sociale, perché davvero si tratta di bambini con la pistola. Una cosa che veramente colpisce tantissimo".
Le reazioni
"Lo racconta anche la vicenda di Pianura: emergenza sociale e criminale. Armi e controllo dei territori sempre più in mano ai giovanissimi. Servono misure speciali", ha dichiararo il deputato di all'Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli. "Quel che è certo è che Napoli, la periferia e l'hinterland stanno diventano teatro di un fenomeno sempre più inquietante. Omicidi nel tipico modus operandi della camorra perpetrati da giovanissimi a danno di coetanei per il controllo del territorio, del mercato degli stupefacenti, come dimostrazione di forza. Quel che è accaduto a Pianura è esemplificativo di come le paranze di bambini stiano scalzando, o tentino di scalzare, i clan storici attraverso sangue e terrore. Una deriva criminale che diverta via via sempre più inarrestabile e richiede misure emergenziali, sia a livello di presidio del territorio e giuridico che a livello sociale", ha aggiunto.
Forte preoccupazione anche da parte di Sandro Ruotolo, europarlamentare Pd. "Ucciso nella notte in una sparatoria un ragazzo di 15 anni. Si muore e si uccide ormai da giovanissimi e, invece di prevenire, il governo risolve con il carcere. Abbiamo bisogno di asili nido, di contrastare la povertà educativa e culturale. Abbiamo bisogno di dare una speranza ai giovani di Napoli", ha commentato su X.
"Nella notte scorsa Napoli ha vissuto un'altra tragedia che ci costringe a riflettere e reagire subito. L'omicidio di un ragazzo di soli 15 anni, colpito da proiettili in pieno centro, segna un ulteriore, inaccettabile capitolo di violenza che affligge la nostra città. È l’ennesimo giovanissimo che perde la vita per mano della violenza criminale", ha dichiarato Mariano Di Palma, referente regionale per la Campania di Libera. "Non possiamo più assistere passivamente a un crescendo di violenza e insicurezza. È fondamentale che le istituzioni rispondano con fermezza e determinazione, con azioni concrete che affrontino alla radice il problema della criminalità organizzata e del degrado sociale. Bisogna spezzare questo circuito di violenza.
Accanto a questo, serve un piano straordinario per l’educazione e il futuro dei minori che metta al centro tutte le risorse regionali e le strategie possibili e migliori per ‘salvare’ le vite di interi quartieri. La vita di un ragazzo non può essere spezzata senza che noi, come comunità, reagiamo. Non possiamo permettere che il silenzio segua la violenza", ha concluso.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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