Si cerca il corpo di Jhoanna: "In casa non troverete sangue”

Dov’è il corpo di Jhoanna Quintanilla, la babysitter scomparsa a Milano dal 24 gennaio 2025? Il compagno si sarebbe lasciato scappare una frase

Si cerca il corpo di Jhoanna: "In casa non troverete sangue”
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È stato fermato ieri, dopo un interrogatorio di appena venti minuti, durante il quale si è avvalso della facoltà di non rispondere Pedro Gonzales, compagno della babysitter Jhoanna Quintanilla, scomparsa a Milano dal 24 gennaio 2025. Militari e inquirenti l’hanno accompagnato al suo domicilio, prima dell’ingresso in carcere, poiché doveva prendere alcuni farmaci che gli occorrono. Così per gli inquirenti è stato possibile effettuare un primo sopralluogo, durante il quale l’uomo si sarebbe fatto sfuggire la frase: “In casa non troverete sangue”. E in effetti non è stato notato nulla di insolito, ma la prossima settimana sono attesi i rilievi con il luminol.

A riportarlo è Quarto Grado, che ha ricostruito la vicenda, i sospetti verso l’uomo e ascoltato una testimonianza importante, quella di Faty Valle, zia della babysitter che vive in El Salvador e una delle ultime persone ad averla sentita per telefono quel 24 gennaio. A lei Jhoanna avrebbe chiesto di prendersi cura del suo cane Peluche, di voler fare un secondo lavoro e di essere preoccupata per il rinnovo del permesso di soggiorno. “Non ti ho mandato soldi in tutti questi mesi perché sai che stavo pagando delle cose. Devo farmi un viaggio a novembre e non voglio perdermelo perché sarà l’ultimo che faccio, credo”, ha confidato la babysitter alla zia in un messaggio vocale, il cui contenuto contrasta apertamente con l’ipotesi di un allontanamento volontario.

Pablo l’ha direttamente o indirettamente spinta in questa situazione che sta accadendo”, ha rivelato zia Faty alla trasmissione di Rete 4. La donna ha aggiunto che la nipote le chiedesse spesso di prelevare e mandarle i soldi che aveva sul proprio conto a El Salvador, cosa che la parente ritiene inspiegabile: “Secondo me ha avuto molti litigi con lui, ma lei non mi raccontava più niente, perché io non accettavo quella relazione”.

Jhoanna Quintanilla vive a Milano da 10 anni, da 6 con il compagno Pablo Gonzales, che ha fatto venire da El Salvador. Lui la denuncia l’ha sporta una settimana dopo, il 31 gennaio, e solo dopo che la zia si era detta preoccupata. Anche perché la scomparsa aveva destato preoccupazione nella datrice di lavoro già il 28 gennaio, dato che la babysitter non si era presentata e non era contattabile telefonicamente. Nella denuncia l’uomo ha affermato che Jhoanna “era strana, parlava della morte in generale e della solitudine che provava” e che fosse triste per l’impossibilità di avere figli, mentre lui ne avesse due da altra unione. Gonzales avrebbe ipotizzato con gli inquirenti sia la fuga per un capriccio sia un gesto estremo, ovvero due scenari in netto contrasto tra loro.

L’immagine che altre testimonianze raccontano della babysitter è tra l’altro molto differente: aveva tante amiche, che ne parlano come di una persona che non di lasciava abbattere facilmente.

A loro avrebbe raccontato che riteneva che Gonzales avesse un’altra relazione - uno scenario tutto da verificare - tuttavia lui nei giorni successivi si è mostrato con una donna presentandola come sua cugina. È stata proprio un’amica a inviare l’ultimo messaggio alla babysitter, alle 00.36 del 25 gennaio. Ci sono due spunte blu, vuol dire che qualcuno ha visualizzato, ma non si sa se sia stata lei.

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