Si aggiungono nuovi dettagli circa il controverso caso di cronaca nera da tutti conosciuto come Strage di Erba. Dopo tanti anni (ben 17) dal fatto che ha sconvolto l'Italia, prende piede l'ipotesi che Olindo Romano e Rosa Bazzi possano essere innocenti, tanto che si è parlato anche della possibilità di rivedere la sentenza nei confronti dei due, attualmente in carcere per gli atroci fatti dell'11 dicembre 2006.
I podcast inediti: il vero movente
Ci sarebbero delle nuove informazioni circa quanto accaduto. Nel terzo episodio del podcast "Il grande abbaglio", controinchiesta sulla Strage di Erba portata avanti dai giornalisti Felice Manti ed Edoardo Montolli, che sul caso hanno scritto un libro col medesimo titolo nel 2008, sono state proposte delle tefonate inedite che saranno rese disponibili nella giornata di oggi. Viene dunque raccontato che il 29 dicembre 2008 Luisa Bordeaux, uno degli avvocati di Olindo Romano e Rosa Bazzi, ricevette una telefonata scottante. La Bordeaux fu prima contattata al telefono di casa, poi in ufficio. Chi la cercava era un uomo con l'accento meridionale, che si presentò come "Morabito". Cosa voleva? In sostanza, il soggetto sosteneva che Rosa e Olindo, appena condannati dal tribunale di Como, fossero in realtà innocenti. Non solo. Anche il movente che avrebbe portato alla Strage di Erba era errato.
Non si sarebbe trattato, infatti, di dissapori fra vicini. A provocare la morte di Raffaella Castagna, del figlio Youssef Marzouk, della madre Paola Galli, della vicina di casa Valeria Cherubini e il ferimento di Mario Frigerio, poi deceduto nel 2014, sarebbero state ragioni legate al traffico di stupefacenti. "Una partita di droga scomparsa del valore di 400mila euro", viene spiegato nella telefonata.
Criminalità organizzata ad Erba?
Se tutto ciò fosse vero, se la fonte fosse attendibile, viene da chiedersi come mai queste informazioni vengono rilasciate soltanto adesso. I legali di Rosa e Olindo hanno avuto le loro ragioni."Non abbiamo mai rivelato prima l'esistenza di questa telefonata, perché nel 2008 nulla si sapeva della criminalità organizzata a Erba, scoperta dall'indagine Crimine-Infinito della Procura di Milano solo nel 2010, quando emerse l'esistenza di una locale di 'ndrangheta dedita al traffico internazionale degli stupefacenti", ha affermato Fabio Schembri, altro avvocato dei due coniugi.
Il caso, dunque, non può ancora dirsi
chiuso. Lo scorso aprile il pg di Milano Cuno Tarfusser ha avanzato la richiesta di procedere con una revisione del processo che ha visto sul banco degli imputati Olindo Romano e Rosa Bazzi. Con queste nuove rivelazioni, tale ipotesi pare proprio sempre più vicina.
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