Avrebbe avuto un arresto cardiaco mentre tentava di convincere uno straniero che stava dando in escandescenze a lasciare il suo locale, un noto ristorante di Torre del Lago (una frazione di Viareggio, in Toscana). Solo che lo sforzo gli è stato fatale: Alberto Biancalana, ristoratore di 64 anni titolare dell'"Elefante Marino", non ce l'ha fatta. Stando a quanto ricostruito in queste ore dalle forze dell'ordine, i fatti si sono svolti nella serata di ieri, poco prima delle 23. Un giovane di origini marocchine si sarebbe presentato nel locale a piedi scalzi e in forte stato di agitazione, inveendo contro il personale perché pretendeva che gli venisse servita la cena senza pagare e che gli portassero anche alcool e sigarette. A quel punto sono intervenuti sia Biancalana che il socio, il quale hanno cercato di calmarlo e di invitarlo ad andarsene.
Un invito che il marocchino non avrebbe affatto gradito, ma che avrebbe anzi accolto con ulteriore rabbia: avrebbe prima aggredito i due, ferendo il socio in affari di Biancalana ad una mano con un paletto di legno. Poi sarebbe uscito dall'esercizio commerciale, minacciando però di dare fuoco alle auto dei titolari e dei dipendenti ancora presenti nello spiazzo qualora al suo ritorno non avessero assecondato le sue richieste. Ed è stato a quel punto che il sessantaquattrenne, con tutta probabilità stressato e preoccupato da quel che aveva subìto, ha accusato un malore: i presenti lo hanno visto accasciarsi al suolo all'improvviso e hanno allertato i soccorsi. I sanitari del 118, giunti immediatamente sul posto, gli hanno praticato le varie manovre di rianimazione, ma le sue condizioni sono apparse sin da subito piuttosto critiche.
Rintracciato il principale sospettato
Tanto da imporne il ricovero in ospedale: è stato trasportato in ospedale all'Opa di Massa, per essere sottoposto all'ossigenazione extracorporea a membrana. Un tentativo disperato, che purtroppo non ha dato i frutti sperati: arrivato in reparto già duramente provato, l'uomo sarebbe deceduto dopo pochi minuti. Nel frattempo, le indagini dei carabinieri hanno portato a rintracciare il principale sospettato, che dopo il fattaccio si era dato alla fuga. E dagli accertamenti effettuati nei suoi confronti, sembra che sul suo conto gravasse già un divieto di ritorno a Viareggio valido per due anni emesso dal questore di Lucca. Dopo esser stato arrestato, sarà processato in giornata presso il tribunale di Lucca: dovrà a questo punto rispondere delle accuse di tentata rapina, lesioni personali e morte come conseguenza di altro reato.
E la "questione sicurezza" torna tristemente d'attualità, nella cittadina versiliese amministrata dal centrosinistra.
«Alla famiglia e al personale del ristorante tutto le mie condoglianze e la mia solidarietà - il commento di Alberto Pardini, consigliere comunale della Lega, che in un post su Facebook non ha risparmiato una "stoccata" all'amministrazione - come ha detto qualcuno, in materia di sicurezza “Viareggio e Torre del Lago sono un’oasi”».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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