Una giovane campionessa di scherma della squadra dell'Uzbekistan, all'epoca dei fatti minorenne, sarebbe stata costretta a subire abusi sessuali da tre colleghi durante il ritiro estivo a Chianciano Terme, in provincia di Siena, nell'estate del 2023. Due dei tre ragazzi sarebbero indagati dalla Procura del capoluogo toscano con l'ipotesi di reato per violenza sessuale aggravata. Il condizionale è d'obbligo visto che sull'inchiesta vige grande riserbo.
La versione della giovane atleta
L'episodio risalirebbe alla notte tra il 4 e il 5 agosto 2023. Stando a quanto riporta Il Messaggero, la giovane campionessa di scherma ha raccontato di essersi risvegliata l'indomani del grave accaduto confusa e dolorante. Da qui l'ipotesi che qualcuno possa averla stordita con la cosidetta "droga dello strupro" all'interno di una bevanda alcolica. La ragazza ha raccontato anche che, al risveglio, i presunti aggressori l'avrebbero derisa e denigrata con frasi offensive.
Soccorsa da un'amica
Quando i tre ragazzi sono andati via, la giovane atleta sarebbe stata soccorsa da un'amica che, vendendola molto sofferente, si sarebbe dapprima premurata di calmarla e poi di avvisare i genitori. I familiari della ragazza si sarebbero precipitati a Chianciano da Roma per portare la figlia in ospedale. Le visite mediche avrebbero accertato la violenza sessuale. Alla minorenne sarebbe stata prescritta anche la pillola del giorno dopo.
La denuncia
La denuncia è stata formalizzata il 9 agosto scorso presso gli uffici del commissariato di polizia di San Vitale a Roma. Successivamente gli atti sono stati trasmessi alla procura di Siena, competente per il territorio dove si sarebbero verificati i fatti. Due dei tre atleti coinvolti, che farebbero della nazionale junior di scherma, sono indagati per violenza aggravata. Il terzo è minorenne e, nel caso in cui fosse confermata l'accusa, risponderà dell'eventuale coinvolgimento nella vicenda davanti al Tribunale dei Minori del capoluogo toscano.
I legali della famiglia
"C'è un'inerzia da parte della Procura, che neanche ha attivato il codice rosso, e della Federscherma che non ha preso nessun provvedimento nei confronti degli atleti indagati", denuncia al Corriere della SeraLuciano Guidarelli, legale della giovane atleta. "La ragazza quando si è resa conto di ciò che aveva subito ha avvisato la compagna di stanza e la madre che è subito arrivata in Italia - prosegue il difensore - la Federscherma è stata subito avvisata ma non abbiamo mai avuto riscontri né di provvedimenti nei confronti degli atleti coinvolti né di solidarietà nei confronti della vittima".
La replica di Federscherma
Sulla vicenda è intervenuta Federscherma con una nota stampa diffusa nel primo pomeriggio di domenica 3 marzo. "In riferimento alle notizie riportate oggi dal quotidiano 'Il Messaggero' e riprese da altri organi di stampa, la Federazione Italiana Scherma ritiene doveroso e necessario specificare quanto segue. - si legge nella nota - Fis ha tempestivamente, e in più occasioni, avuto confronti diretti con la Magistratura inquirente, al fine di conoscere la situazione e gli sviluppi dell'attività investigativa, nel rispetto del segreto istruttorio che contraddistingue la fase procedimentale ancora in corso. Sulla base di tali informazioni e rassicurazioni acquisite, la Federazione -differentemente da quanto riportato - ha dettagliatamente risposto all'avvocato della denunciante, depositando anche la nomina della Federazione per una costituzione di parte civile nell'eventuale giudizio, qualora venisse disposto dalla giustizia ordinaria". Inoltre, precisa ancora Fis "la ricostruzione fornita, nelle parti che chiamano in causa l'operato della Fis, non risponde in alcun modo all'attenzione posta sulla vicenda da parte della Federazione, che si è invece immediatamente attivata nei contatti con la Magistratura ordinaria e sportiva, riponendo massima fiducia nell'operato delle autorità.
La Federazione Italiana Scherma, che dei valori sani e autentici dello sport ha fatto la bandiera della propria attività non meno delle medaglie olimpiche e paralimpiche, e che attraverso questo lavoro quotidiano si è affermata come un esempio riconosciuto di impegno sociale, valuterà tutte le azioni necessarie a tutela della propria immagine e a difesa di quel che ogni giorno afferma nelle sale di tutta Italia".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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