Durante la perquisizione all'interno di una villa nella bergamasca, i finanzieri del nucleo di polizia economico-finanziaria di Milano hanno individuato un caveau al cui interno erano custoditi contanti, orologi di lusso, diamanti, lingotti d'oro e altri preziosi per un valore totale di circa 5 milioni di euro. I baschi verdi si sono recati all'interno dell'abitazione insieme a un labrador, uno dei cosiddetti cash-dog che fanno fanno parte del corpo di polizia finanziaria. Ed è stato proprio lui, addestrato ad annusare i contanti, a fare l'importante scoperta.
Il finanziere a quattro zampe, infatti, ha segnalato al suo conduttore una specifica porzione di parete all'interno di una cantina ricoperta di pannelli di legno. Quando qualcosa attira l'attenzione del cane, i finanzieri hanno la certezza di trovare qualcosa. E, infatti, nella successiva ispezione sono riusciti a individuare un vero e proprio caveau protetto da una porta blindata con codice d'accesso al cui interno era custodito un vero e proprio tesoretto.
Una volta aperto, i militari hanno trovato 2.584.500 di euro in contanti suddivisi in mazzette da diversi tagli e riposti in valigie da viaggio, ma anche 40 orologi di varie marche internazionali di lusso dal valore di mercato complessivo di circa 1.300.000 euro. E ancora diamanti, gioielli, lingotti d'oro e oltre 2.600 monete d'oro e d'argento, per un valore di circa 1.000.000 euro di cui gli indagati disponevano senza una plausibile giustificazione. Com'è prassi, davanti a un ritrovamento così cospicuo, i baschi verdi hanno effettuato gli accertamenti reddituali della coppia e, come previsto, è emersa una sproporzione notevole tra il valore dei beni recuperati all'interno del caveau e il reddito lordo dichiarato dalla coppia, che negli ultimi 10 anni ha dichiarato complessivamente 235.000 euro. Ora, i due sono indagati per reati fiscali e fallimentari.
Ma all'interno del muro, i finanzieri non hanno rinvenuto solamente beni di valore, perché accanto alle banconote e agli oggetti di lusso c'erano anche dispositivi atti a intercettare e a individuare eventuali cimici di intercettazione.
Che evidentemente ai due coniugi non sono servite a granché, visto che il nucleo di polizia economico-finanziaria è arrivata a loro proprio grazie ad alcune intercettazioni condotte nell'ambito delle indagini condotte su cooperative sospette. Si tratta di un lavoro preventivo che il pool coordinato dal pm Roberto Fontana conduce da alcuni mesi prima che le cooperative "farlocche" arrivino al fallimento lasciando buchi milionari.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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