Centinaia di migranti a ogni sbarco, numeri che il sistema di soccorso non può sopportare a lungo ma che, ormai da mesi, sono la normalità nel nostro Paese. Oltre agli sbarchi autonomi, che nei giorni di tempo clemente sono incessanti, le ong arrivano a sbarcare di volta in volta oltre 400 migranti. I centri di accoglienza sono allo stremo, a Lampedusa negli ultimi giorni si è arrivati ad avere oltre 1500 migranti contemporaneamente all'interno del centro di accoglienza. Intanto, le navi delle ong con circa 800 persone a bordo continuano a premere sui confini italiani, generando ulteriore crisi.
Nella notte, la nave Open Arms Uno ha effettuato un ulteriore intervento in acque internazionali, intercettando una barca in difficoltà con 30 migranti. Ora sulla nave della ong spagnola si trovano 402 persone e un cadavere. Ovviamente, come spesso accade, è l'Italia il Paese eletto per lo sbarco, quello in cui i le ong premono per far arrivare i migranti che hanno a bordo.
Nonostante ci sia solo una nave operante, ma non attiva in questo momento, battente bandiera italiana, tutte le ong puntano a scaricare in Italia i loro migranti, che per il diritto internazionale hanno come come Paese di prima toccata quello della bandiera battente. Ci sono ora 800 persone a bordo delle navi ong, consapevoli che verranno sbarcate nel nostro Paese nei prossimi giorni. Perché, tanto, è così che finirà: Malta non li accetta, la Grecia li respinge e le navi preferiscono rimanere in attesa, premendo contro i nostri confini, invece che tentare altre strade come, per esempio, il ritorno in Spagna, dove arriverebbero in una manciata di giorni di navigazione.
"L'immigrazione si fa con il decreto flussi, non con i barconi. All'inizio dell'anno si decide quanti immigrati far entrare, non come fa la sinistra che fa entrare tutti per metterli agli angoli delle strade a delinquere. Basta vedere i dati del Viminale su quanto incide l'immigrazione irregolare sui reati", ha detto Giorgia Meloni durante il comizio a Caserta.
Una delle soluzioni proposte dalla leader di Fratelli d'Italia è una trattativa con i Paesi del nord-Africa, "con la Libia, per bloccare le partenze e gli scafisti, che sono mafiosi, e noi con la mafia non trattiamo".
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