I critici del reddito di cittadinanza continuano a nutrire più di un dubbio sulla natura della distribuzione: non è detto che tutti i cittadini che sono in diritto di riceverlo presentino requisiti morali inoppugnabili. Cosa fare, per esempio, con un italiano che risultava essere un musulmano radicalizzato e che in passato ha pure associato la strage di Berlino, quella compiuta dai jihadisti, a un mero incidente stradale?
Con buone probabilità, si risponderà che Alfredo Muhammad, originario di Bari, ha seguito un cammino dalle connotazioni rieducative e culturali, un percorso dalla durata di un biennio, che lo ha portato ad abbandonare la visione del mondo che aveva abbracciato. Questa storia, che è stata seguita e riportata da più di un media per parecchio tempo, è approfondibile sull'ultimo numero di Panorama, dove vengono raccontate le ultime evoluzioni.
Dal medesimo settimanale apprendiamo come l'ex estremista islamico percepisca ora 900 euro di reddito di cittadinanza. I sospetti sul terrorismo, anche di natura internazionale, sembrano essere finiti nel dimenticatoio. Possibile che siano state rintracciate delle solide smentite rispetto a qualunque fattispecie ipotizzata. Per carità: nulla dunque sembra ostare alla ricezione del provvedimento governativo, ma magari qualcuno potrebbe sollevare delle eccezioni d'opportunità. Nonostante sembri che Alfredo Muhammad, per via delle istanze integraliste portate avanti, sia stato costretto a perdere il posto di lavoro.
Viene specificato ancora come Alfredo Muhammad sia stato sottoposto a una sorta di corso, durante il periodo in cui è stato un "sorvegliato speciale", che dovrebbe averlo portato ad abbandonare qualunque velleità estremista.
Tipo quando, da salafita puro qual era, aveva decisamente messo in discussione la bontà dell'equiparazione, la costituzionalmente tutelata uguaglianza, tra le persone di sesso femminile e quelle di sesso maschile. Ma il passato è il passato. Il presente è già condito da quel tanto discusso reddito di cittadinanza voluto dai pentastellati, mentre - come viene sottolineato sulla fonte citata - Alfredo Muhammad, sul suo caso, resta in attesa di un responso da parte della magistratura.
La storia di Alfredo MuhammadAlfredo Santamaton, ex camionista barese di poco più di quarant'anni, ha deciso di farsi chiamare Mohammad quando si è convertito all'islam. La Corte d'Appello di Bari (leggi qui, su La Gazzetta de Il Mezzogiorno) optò per la sorveglianza speciale per via della natura delle sue posizioni, considerate tanto religiosamente estremiste quanto pericolose, e per il corso rieducativo e antijahidsta sopra descritto. Si era parlato, tra le questioni sollevate ai tempi della decisione, di "esplicitazione del proprio martirio".
Su Repubblica, invece, viene specificato come tramite un suo profilo social avesse caldeggiato la infibulazione per le sue figlie, ma pure altri interventi come la predisposizione di una polizia religiosa che sarebbe servita all'applicazione della sharia.
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