"La strage di Berlino? Un incidente stradale", barese rischia tre anni di sorveglianza speciale

Alfredo Santamato di Trani, convertito all'Islam, commentò così l'attentato che provocò dodici morti

"La strage di Berlino? Un incidente stradale", barese rischia tre anni di sorveglianza speciale

C'è il rischio concreto che possa commettere atti eclatanti di martirio in nome di Allah. Così il Tribunale di Bari discuterà domani la richiesta di applicazione per tre anni della misura di prevenzione per Alfredo Santamato. Il barese che si fa chiamare Muhammad, ha definito sul suo profilo Facebook l'attentato terroristico di Berlino del 19 dicembre 2016 “un semplice incidente stradale”. Ricordiamo che, nella capitale tedesca un tir lanciato sulla folla provocò 12 morti e 26 feriti al mercatino di Natale. Tra le vittime una cittadina italiana.

Santamato nelle scorse settimane è stato sottoposto ad un provvedimento di sorveglianza speciale per motivi di terrorismo. Domani si saprà se i giudici lo convalideranno o meno.

Santamato lavora in una ditta di ristorazione con mansioni di autista, guida i tir aziendali in tutta Italia facendo consegne in caserme, scuole e ospedali.

Quando fu sottoposto al provvedimento del Tribunale di Bari, il giudice evidenziò anche il fatto che l'indagato avesse condiviso sul social il commento di un trentenne reggiano, Luca Leotti, noto per le idee estremiste e ora in regime di sorveglianza speciale per motivi di terrorismo, sempre riguardante l'attentato di Berlino. Nel commento si scriveva: “Siamo l'unico paese al mondo, cosiddetto civilizzato, incastrato tra un Italicum, un Procellum, ed un Mattarellum, ma abbiamo già trovato il colpevole di un incidente stradale avvenuto in un altro paese”.

I giudici baresi decideranno domani anche sulla richiesta della Procura di avviare Santamato a un processo di deradicalizzazione in collaborazione con l'Università.

L'uomo è sposato e padre di tre figli ora allontanati dal Tribunale per i minori e affidati a una struttura protetta.

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