A 92 anni beccato a far le scritte sui muri allo stadio

Arzillo graffitaro pizzicato in pieno giorno dai vigili urbani a Santa Maria Capua Vetere, nel casertano. La sua denuncia: "Sotto lo stadio c'è un cimitero"

A 92 anni beccato a far le scritte sui muri allo stadio

A 92 anni suonati, “armato” di bombolette spray, faceva le scritte sui muri dello stadio della sua città. Ma è stato pizzicato dai vigili urbani, anche perché lui agiva alla luce del sole, in pieno giorno, incurante dei controlli e dei divieti.

L’episodio è accaduto a Santa Maria Capua Vetere, nel casertano e alla base sembra esserci una questione storica e urbanistica che nulla avrebbe a che fare con il calcio.

L’uomo, con un passato da calciatore proprio nel club cittadino del Gladiator, è stato scoperto a scrivere “cimitero” e vergare croci sui muri del campo sportivo locale. Secondo quanto riporta il Mattino, a spingere il 92enne a "imbracciare" la bomboletta è una questione importante in cui, però, non c’entra lo sport. L’anziano graffitaro, infatti, ha scelto di protestare così per rendere noto a tutti i cittadini che, sotto al campo di gioco e dove adesso sorge lo stadio, ci sono seppelliti dei morti, c’era un cimitero. E, così, chiede rispetto per la memoria dei defunti.

Quando è stato scoperto dai vigili urbani, questi gli hanno trovato in macchina diverse bombolette spray (di colore nero) molte delle quali già finite.

Pizzicato (anche) da alcuni cittadini di un’associazione locale, ha spiegato loro i motivi del suo gesto, affermando di aver esposto già i suoi dubbi alla Procura della Repubblica. Ha promesso, inoltre, che non imbratterà più i muri dello stadio cittadino.

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