Abruzzo, ragazza autistica malmenata perché seduta sui posti riservati ai disabili

Una famiglia composta da madre, padre disabile e figlia autistica è stata aggredita e malmenata per essersi seduta sui posti riservati ai disabili dell'Anffas a un concerto in Abruzzo

Abruzzo, ragazza autistica malmenata perché seduta sui posti riservati ai disabili

Una trentenne autistica, il padre, anche lui disabile, e la madre sono stati malmenati durante una vacanza in Abruzzo perché si erano seduti nei posti riservati ai disabili dell'associazione Anffas.

È successo a Scontrone, in provincia dell’Aquila, dove la famiglia, originaria di Pompei, stava trascorrendo le vacanze. Lunedì sera erano andati nella piazza del paese per assistere a un concerto dei Cugini di campagna quando sono stati vittime di una violenta aggressione, riportata da La Repubblica.

Poiché non c'erano più posti liberi, ha spiegato il padre, avevano chiesto e ottenuto dall'organizzatore di potersi sedere momentaneamente in tre posti riservati, fino all'arrivo dei titolari. Poco dopo, però, è arrivata una donna che si è qualificata come responsabile dell’associazione nazionale delle famiglie dei portatori di handicap e ha reclamato i posti: "Sono riservati ai disabili Anffas".

"Mia figlia è autistica secondo lei ci sono disabili di serie A e di serie B?", ha replicato l'uomo, lui stesso disabile prima di assicurare che avrebbero comunque lasciato i posti se fossero arrivati i titolari. "Io le ho detto che avremmo lasciato i posti se fossero arrivati i titolari. L’organizzatore ci aveva dato il via libera e chiunque avesse avuto qualcosa da ridire, avrebbe dovuto vedersela con lui", ha raccontato il padre.

A quel punto, secondo la versione dell'uomo, l'interlocutrice si sarebbe messa a urlare contro la famiglia e poi sarebbe andata a chiamare i rinforzi presentandosi dopo qualche minuto con un robusto signore che "con modi violenti ha preso mia figlia per il braccio e l’ha scaraventata a terra - ha riferito il turista nella denuncia ai carabinieri - La gente intorno piangeva e gridava contro di lui".

Poi, l’energumeno ha buttato a terra anche il padre, che è caduto a pochi centimetri dal taglio del marciapiedi, rischiando di sbatterci contro la testa. Infine, l'aggressore se la sarebbe presa anche con la madre che si era chinata per aiutare la figlia autistica, rimasta paralizzata distesa al suolo: l’uomo ha colpito la donna sul collo con una gomitata, facendo cadere anche lei. "Per fortuna l’hanno bloccato gli altri spettatori - ha raccontato il papà della vittima - ci buttava giù come birilli e chissà che cos’altro ci avrebbe fatto se non l’avessero bloccato".

Evidentemente soddisfatto di aver "difeso" i posti riservati ai disabili picchiando degli altri disabili, l'energumeno si è allontanato. Allora il turista ha chiamato il 112 e la famiglia ha presentato una denuncia-querela. I carabinieri di Alfedena hanno poi individuato la persona descritta. Intanto i medici della Croce azzurra hanno soccorso i tre, che sono stati medicati all’ospedale.

"Abbiamo subìto un forte trauma, è una cosa vergognosa - è lo sfogo dell'uomo - La donna che si era qualificata come responsabile dell’Anffas ha detto di aver organizzato il concerto e che noi non avremmo dovuto occupare i posti perché 50 erano riservati ai soli ragazzi di quell’associazione.

Non mi hanno dato neppure il tempo di spiegare. Io sono invalido al cento per cento e a breve devo subire due trapianti. Mia moglie ora porta un collare ortopedico. Mia figlia, che di solito comunica attraverso un computer, è ancora sotto shock".

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