Acqua pubblica, arriva un nuovo metodo tariffario

L'Autorità per l'energia e l'ambiente ha stabilito lo schema regolatorio per il 2020-2023

Acqua pubblica, arriva un nuovo metodo tariffario

Tetto agli aumenti delle tariffe, sostenibilità ambientale e superamento delle differenze infrastrutturali Nord-Sud. L'Arera (Agenzia per l'energia elettrica e l'ambiente) ha deliberato nuovo metodo tarrifario sull'acqua per il periodo 2020-2023.

Dovrebbe essere una buona notizia per i consumatori, considerato che tra gli obiettivi c'è il tetto agli aumenti delle tariffe che, per la prima volta, dovrebbe essere differenziato non solo sui costi operativi della gestione ma anche in ragione dei ricavi per abitante servito.

L'agenzia nel quadriennio ha previsto una serie di incentivi che andranno dal contenimento dei consumi di energia elettrica nel fornire l'acqua, alla riduzione dell'uso della plastica nel consumo di acqua potabile, oltre al riuso dell'acqua depurata a fini agricoli e industriali. Incentivati anche gli interventi orientati alla misura dei consumi idrici, sia per i condomini che per le singole utenze, e le scelte adottate a livello locale a sostegno degli utenti vulnerabili, in aggiunta al Bonus Acqua previsto, dal 2018, a livello nazionale.

Nella nota dell'Arera si legge, inoltre, che sarà "introdotto il piano per le opere strategiche (Pos), strumento attraverso il quale il governo indica gli interventi infrastrutturali dedicati ad opere complesse con vita utile superiore ai 20 anni e considerate prioritarie per garantire la qualità del servizio agli utenti. Nel Pos, che può raccogliere le opere previste dal 2020 al 2027, devono essere indicati il cronoprogramma degli interventi e i contribuiti pubblici eventualmente disponibili".

Dal nuovo piano tariffario saranno escluse le Province autonome di Trento e Bolzano e saranno previste delle particolari direttrici della metodologia per le Regioni a statuto speciale che hanno già legiferato in materia.

Il collegio dell'Autorità - afferma il presidente Arera Stefano Besseghini - ha più volte indicato, nel Quadro Strategico come nella Relazione Annuale, l'importanza di un approccio di lungo periodo che continui a garantire sostenibilità e stabilità al sistema idrico, puntando alla riduzione del water service divide.

Il nuovo Schema regolatorio di convergenza e il Piano delle opere strategiche, insieme al rafforzamento dei sistemi di controllo dell'efficienza e agli incentivi per le gestioni di qualità, puntano a creare un servizio omogeneo nel territorio, dove l'acqua sia davvero un bene comune, accessibile e disponibile universalmente e non solo in alcune aree del Paese”.

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