Addio alla figlia di Totò, Liliana de Curtis

Liliana De Curtis è morta stamani nella sua casa romana, assistita dalla figlia Elena. I funerali si terranno a Napoli, verrà sepolta nello stesso cimitero dov'è tumulato il padre

Addio alla figlia di Totò, Liliana de Curtis

La figlia del grande attore Totò, Liliana de Curtis, è morta a 89 anni nella sua casa di Roma. Nata il 10 maggio 1933 dall'unione del maestro della comicità italiana con Diana Rogliani, portava il nome di Liliana Castagnola, la donna con cui Totò aveva avuto in precedenza una relazione sentimentale e che, per lui, si era tolta la vita.

Sposata con Gianni Buffardi, produttore cinematografico, ebbe due figli: Antonello e Diana (morta nel 2011). In seconde nozze sposò Sergio Anticoli, con cui ebbe Elena. Quest'ultima aveva preso dalla mamma le redini del "ricordo" del grande Totò. A lungo Liliana si era impegnata, con ogni sua forza, affinché Napoli ricordasse suo padre con un museo. Se n'è andata prima di poter veder realizzato il sogno di far aprire un'esposizione permanente che raccogliesse oggetti, scritti e costumi del principe della risata.

Liliana avrebbe desiderato seguire le orme del padre facendo l'attrice, ma Totò non era d'accordo. Solo quando era bambina ebbe modo di fare una breve apparizione in un suo film del 1940, "San Giovanni decollato", e un piccolissimo ruolo anche in "Orient Express" (1954). Divenuta adulta Liliana scrisse alcuni libri dedicati all'illustre genitore, ripercorrendo i suoi ricordi (tra gli altri "Totò mio padre" e "Totò a prescindere"). Si dedicò, in età matura, anche al teatro.

Il ricordo della figlia Elena

"Oggi mi fai piangere, ma fino a ieri mi hai fatto sorridere - scrive Elena Anticoli de Curtis -. La vita è fatta di opposti: gioia e dolore, vita e morte, sonoro e muto, giorno e notte. Sono due assi che si incrociano e in quel punto centrale é racchiusa l’essenza della vita: l’amore. Senza amore la vita perde il suo significato.

Mentre scrivo sento il tuo respiro flebile e stanco, a breve questo respiro non lo udiró piú, ma mi pervaderá il sollievo, sollievo perché la tua sofferenza é terminata, apparterrai alla morte, sei diventa seria hai abbandonato le pagliacciate dei vivi".

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