Ad Agira, un paese siciliano di poco più di 8 mila della provincia di Enna, è tornata a lacrimare la statua di san Filippo Siriaco. Lo avrebbe già fatto una volta a luglio e due volte a settembre.
Il busto ligneo di Agira, risalente al 1500, a detta dei parrocchiani che hanno preso d'assalto la Chiesa dove è collocato, trasuderebbe un liquido trasparente simile ad una sostanza oleosa.
Il parroco, invitando i fedeli alla cautela, ha chiamato i Carabinieri per permettere ai rappresentati delle forze dell'ordine di osservare quanto stava accadendo e per contenere la folla che nel giro di pochi minuti ha invaso la Chiesa. Adesso si attendono accertamenti di carattere scientifico e quelli di carattere teologico.
San Filippo d'Agira è stato un confessore paleocristiano ed era noto anche come taumaturgo e per i suoi esorcismi. Da sant'Atanasio sappiamo che è stato un santo del I secolo, nato nell'anno 40 d.C. in Cappadocia (Turchia) e morto il 12 maggio dell'anno 103 d.C. ad Agira. San Filippo era conosciuto come "l'Apostolo dei Siciliani", poiché fu il primo missionario cristiano a visitare l'isola. Nient'altro può essere certamente affermato su di lui.
Filippo di Agira è uno dei santi più popolari nella Sicilia centro-orientale, della Calabria e della Lucania. Ma essendo conosciuto anche in Macedonia, e venerato anche a Zebbug, nell'isola di Malta, è un santo venerato sia dai cattolici che dagli ortodossi. ù
In diversi centri esistono alcune chiese che sono state innalzate per permettere il suo culto. Ci sono anche delle Chiese che hanno altari a lui dedicati.
San Filippo trascorse la maggior parte della sua vita ad Agira, dove morì all'età di 63 anni.Il giorno della sua morte, il 12 maggio, è diventato il giorno del suo ricordo liturgico. Come riportano diversi testi tutta la sua vita è stata contrassegnata dallo scontro, non solo spirituale, con il demonio.
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