Le analisi dell’Asl, dell’Arpac e dell’Istituto zooprofilattico hanno evidenziato che nelle vongole della foce del fiume Sarno, in un territorio che si divide tra le province di Salerno e di Napoli, c’è un alto contenuto di metalli pesanti dannosi per la salute pubblica. Ciò ha fatto scattare l’allerta sanitaria europea, per bloccare la commercializzazione dei molluschi campani.
La Capitaneria di porto di Castellammare di Stabia sta effettuando una serie di controlli per evitare che si sviluppino attività di pesca illegale in questa zona inquinata e con valori di tossicità altissimi. Già sono state individuate una serie di aziende che aggiungevano le vongole al veleno della foce del fiume Sarno a quelle commestibili e con la filiera di provenienza tracciata.
Dalle ispezioni effettuate in mare, gli uomini della Guardia costiera hanno rilevato tracce di piombo, cadmio, zinco e inoltre hanno estratto dai fondali del fango maleodorante, confermando il sospetto che i molluschi fossero
mescolati alla melma. L’indagine degli inquirenti, vista la grave emergenza sanitaria, è stata estesa in tutta Europa, per verificare se le vongole velenose siano finite anche nei mercati fuori Italia.
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