Quella alleanza tra i Verdi e la Chiesa tedesca

Il cardinale Marx incontra il leader dei Verdi tedeschi. La Chiesa cattolica ormai diretta verso un'alleanza con la causa ecologista. I conservatori, però, la pensano in maniera diversa

Quella alleanza tra i Verdi e la Chiesa tedesca

I Verdi tedeschi e la Chiesa cattolica teutonica triangolano in nome dell'ecologismo. Il cardinale Reinhard Marx, progressista e vertice dei presuli tedeschi, ha avuto modo d'incontrare Robert Habeck, che è il leader degli ambientalisti in Germania, pochi giorni fa. C'è una sincronia evidente tra le parti, forse coadiuvata pure dalle posizioni assunte in questi ultimi mesi dall'AfD, che insiste nel criticare le istituzioni cattoliche, ma pure quelle protestanti, per la linea pro Angela Merkel, pro multiculturalismo e pro migranti. Se la destra attacca, insomma, la sinsitra cattolica rilancia aprendo un fronte con l'altro fenomeno di interesse politico - elettorale.

Questa della comparsa dell'ambientalismo nell'agenda del cattolicesimo è una questione complessa: una parte di Chiesa cattolica, quella del "fronte tradizionale", ritiene che l'ecologismo sia una succursale del panteismo, per farla breve. Papa Francesco ha pubblicato la prima enciclica ambientalista nell'estate del 2015: "Laudato Sì". Non tutti i cattolici, però, concordano sull'urgenza di inserire la "cura della casa comune" tra le priorità dottrinali. Anzi, non è raro leggere di critiche provenienti da ambienti ecclesiastici e dirette a un'impostazione ideologica alla Greta Thunberg. Conosciamo pure come il pontefice argentino non abbia assecondato proposte radicali. Come quando l'ex arcivescovo di Buenos Aires non ha avallato la richiesta dell'attivista Genesis Butler, che lo avrebbe voluto vegano. Sarà il Sinodo sull'Amazzonia di ottobre, con buone probabilità, a far sì che la dialettica tra le istanze ecologiste e la dottrina cattolica acquisisca ancora maggiore importanza. Per certificare la presenza di vedute differenti, poi, basta scavare nel recente passato. L'ex presidente dello Ior Ettore Gotti Tedeschi, nel 2015 e in relazione a un commento sulla visita apostolico di Jorge Mario Bergoglio a Cuba e negli Stati Uniti, ha dichiarato quanto segue a Vatican Insider: "Ecco quello che non mi ha convinto è il focus sul fatto che il degrado ambientale sia il maggior problema dell’umanità. Anche perché mi pare evidente che si voglia affermare l’ambientalismo quale religione comune nel mondo globale".

Il summit tra il cardinale Marx e il vertice politico dei Verdi va interpretato in prospettiva. Perché la Chiesa cattolica, quella che guarda con favore all'Europa unita pure in nome dell'ecologia integrale, sembra essere interessata al fenomeno politico che ha fatto sì che gli ambientalisti conquistassero 74 seggi presso il Parlamento di Strasburgo, Lussemburgo e Bruxelles. Sono i giovani del nord del continente, poi, a spingere verso questa direzione: il 30% degli under 30 teutonici ha votato per i Die Grünen. Il dialogo tra il cardinale Reinhard Marx e Robert Habeck, in fin dei conti, è tutto fuorché innaturale.

Il Sinodo sull'Amazzonia, come abbiamo accennato, sarà un appuntamento cruciale per verificare la tenuta di questa comunanza d'intenti.

Perché una parte di Chiesa cattolica spinge per fare dell'ecologia un oggetto persistente della pastorale odierna, mentre i conservatori hanno una visione che predilige le questioni spirituali. E poi c'è quel "niente sarà come prima" decantato dal vescovo Overbeck relativamente all'appuntamento sinodale che sembra suggerire il percorso individuato per l'ottobre prossimo.

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