Dopo la Mare Jonio, adesso anche l’altra nave dell’Ong italiana Mediterranea Saving Humans è stata dissequestrata. Si tratta, in particolare, del veliero Alex.
Il mezzo era entrato a Lampedusa all’inizio dello scorso luglio e, subito dopo, è stato posto sotto sequestro. Nelle scorse ore, come annunciato sul proprio canale Facebook dalla stessa organizzazione, è stato dato il via libera per l’appunto al dissequestro: “Anche la Alex & Co – si legge nel post diffuso nelle scorse ore – sequestrata per 7 mesi dopo avere salvato dal mare e dagli aguzzini libici 59 persone tra cui 4 neonati, 11 minori e 4 donne incinte, viene finalmente liberata. Come è stato per Mare Jonio, il Tribunale di Palermo ha riconosciuto che quel sequestro era illegittimo e ha fatto quello che l’attuale governo aveva scelto di non fare”.
“La nostra barca a vela – si legge ancora sul canale Facebook di Mediterranea Saving Humans – sovraffollata e in drammatiche condizioni di igienico-sanitarie, era stata tenuta per più di due giorni fuori dal porto di Lampedusa e infine sottoposta a sequestro amministrativo per odio e volontà politica dell’allora Ministro dell’interno, e in applicazione di un decreto, poi diventato legge, che andrebbe solo cancellato”.
L’Ong Mediterranea è nota al grande pubblico soprattutto da quando, nel mese di marzo del 2019, ha attuato la sua prima missione con a bordo l’ex no global Luca Casarini. Quell’operazione, che ha contrassegnato il primo braccio di ferro dello scorso anno tra una Ong ed il governo gialloverde, è stata condotta dalla nave Mare Jonio.
Quest’ultima, anch’essa ancorata in uno dei porti siciliani per diversi mesi, è stata dissequestrata appena pochi giorni fa, precisamente lo scorso 5 febbraio. Dunque, l’Ong potrà adesso usufruire di entrambe le sue navi.
Ed ovviamente, l’organizzazione canta vittoria: “Oggi un altro pezzetto di giustizia è stato riconquistato – ha dichiarato nelle scorse ore Alessandra Sciurba, presidente di Mediterranea Saving Humans – così come avvenuto con l’archiviazione delle accuse per i nostri capomissione e Comandante Casarini e Marrone e il pronunciamento della Cassazione per Carola Rackete”.
Il riferimento è alla richiesta di archiviazione, arrivata nei giorni scorsi dalla procura di Agrigento, proprio per Luca Casarini e Pietro Marrone, rispettivamente capomissione e comandante della Mare Jonio a marzo.
Alessandra Sciurba, nel suo commento, si scaglia anche contro i provvedimenti politici sull’immigrazione attualmente in vigore: “Quel decreto sicurezza, così come l’accordo con la Libia che condanna alla tortura decine di migliaia di persone, rimane in vigore, mentre il Mediterraneo resta cimitero, deserto di umanità, e luogo di violenza e violazioni gravissime”.
“Mediterranea tornerà in mare dopo che le imbarcazioni Alex e Mare Jonio sono state illegittimamente tenute lontane per mesi – ha concluso Alessandra Sciurba – Tornerà prestissimo a navigare in quel mare a proteggere come è possibile, ancora una volta, la vita e la dignità di chi è costretto ad attraversarlo, con il sostegno di migliaia di persone che si sono attivate nella raccolta fondi lanciata qualche settimana fa”.
Nel frattempo,
così come scritto su IlGiornale, l’Ong Mediterranea sta organizzando una raccolta fondi per far tornare in mare la Mare Jonio. L’organizzazione sembra avere dunque fretta di rientrare nel novero di quelle maggiormente impegnate a largo della Libia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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