Anche per i cani poliziotto vale la legge Fornero. Gli agenti a quattro zampe, infatti, raggiungono la meritata pensione solamente insieme ai propri conduttori.
Secondo quanto riporta il Tempo, da circa due anni è stato abbandonato il limite fisso di età, per i cani che prestano servizio nella polizia. Non ha più importanza, quindi, l'età dell'animale, la cui età pensionabile slitta a "data da destinarsi", in base all'età e ai contributi versati dal suo conduttore. Ma non solo. I cani poliziotto, infatti, vengono sottoposti anche a valutazioni psicofisiche e controlli veterinari, che ne assicurano le abilità e le capacità sul campo. E, visto che vivono quasi sempre insieme ai loro colleghi umani, non li abbandonano fino a quando non sono loro ad aver finito di lavorare.
Ma non è sempre detto che, quando il conduttore va in pensione, lo faccia anche il suo compagno a quattro zampe. Infatti, quando a un agente viene riconosciuta l'età pensionabile, il cane poliziotto può essere ancora in grado di svolgere servizio. Se non lo fosse, invece, al conduttore spetta il diritto di prelazione: l'agente può decidere di passare anche la pensione con l'animale. Se non volesse, il cane poliziotto verrà inserito sul sito della polizia e verrà dato in adozione. Tutti, quindi, andranno in pensione "a data da destinarsi", a seconda dell'età pensionabile e dei contributi versato dal proprio conduttore.
La stessa sorte toccherà anche ad Ares, il pastore tedesco trasformatosi da trovatello in cane poliziotto quando, lo scorso anno era entrato a far parte degli agenti dell'antiterrorismo.
Ares era stato trovato, nel 2017, da una donna che lo aveva visto aggirarsi per le strade del quartiere Morena, a Roma. Una volta scoperto che il cane non aveva padrone, la donna, che non poteva tenerlo con sé si era rivolta alla questura, che aveva avviato l'iter per inserirlo tra gli agenti a quattro zampe.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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