Multato il marito che ha aperto la posta della moglie mentre era in corso la separazione: "Ha commesso il reato di violazione di corrispondenza".
Si separano e la moglie comunica il nuovo domicilio. Ma non tutta la posta arriva al giusto indirizzo e il marito si fa prendere dalla curiostià: apre una busta della finanziaria e finisce nei guai. Tra i due era in atto il procedimento di separazione e il marito, ormai ex, non aveva più alcun diritto sulla moglie. Così la Cassazione conferma la multa penale di 60 euro e il risarcimento per danni morali al marito che aveva aperto la lettera.
I fatti risalgono al 2010: nell'aprile la donna aveva comunicato il nuovo domicilio e nel maggio il marito aveva aperto la busta incriminata. Secondo i supremi giudici, l'uomo ha commesso il reato di violazione di corrispondenza. "Già nell'aprile del 2010, la moglie aveva comunicato via posta elettronica al marito il suo nuovo recapito, presso il quale rimettere la corrispondenza a lei diretta. Lui non ha rispettato la privacy della donna" - scrive il tribunale.
Senza successo, il marito ha cercato di giustificarsi sostenendo di aver aperto la lettera per dare una mano alla moglie a sbrigare i suoi affari. Per la Cassazione, doveva essere evidente anche a lui che la moglie "era in grado di gestire i suoi affari, avendo chiesto l'inoltro della corrispondenza a ben specifico nuovo recapito". Nella sua lamentela davanti ai supremi giudici, l'uomo ha cercato di mettere in cattiva luce la donna dicendo che "aveva una condotta di ostilità" non solo verso di lui ma anche verso tutti i suoi parenti.
Ma i giudici gli hanno risposto a tono e gli hanno fatto notare che "i rapporti della
signora non sono legati alla corrispondenza della stessa". La curiosità dell'ex marito gli è costata cara. L'uomo dovrà risarcire la ex, pagare mille euro alla Cassa delle ammende e coprire le spese legali alla donna.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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