Arezzo, la solidarietà a Fredy: "Difesa legittima". E Salvini lo chiama

Il gommista di Arezzo è indagato per la morte del ladro. Cartelli di solidarietà di fronte alla ditta. La politica si schiera

Arezzo, la solidarietà a Fredy: "Difesa legittima". E Salvini lo chiama

Ci sono dei cartelli di fronte alla ditta di Fredy Pacini, il gommista di Monte San Savino (Arezzo) indagato per eccesso di legittima difesa dopo aver sparato ai ladri entrati nella sua ditta. Era l'ennesimo furto subito, il 38esimo in pochi anni. Una lunga sequela di raid che lo aveva portato a decidere di dormire all'interno dell'azienda per difendere la sua attività. Era diventato un simbolo già da qualche tempo e oggi sembra esserlo ancora di più.

"Io sto con Fredy", dicono quei cartelli appesi ai cancelli della rivendita del gommista. Al ritorno in ditta amici e colleghi gli avrebbero detto "bravo Fredy, bravo Fredy". Davanti alla ditta si è radunata una ventina di compaesani scesi in strada per lui: "Non ne poteva più, era preso di mira dai ladri, ormai dormiva quasi fisso in azienda anzichè nella sua casa in paese". Anche su Twitter sta spopolando l'hashtag #iostoconfredy.

Anche alcuni esponenti della politica si sono schierati. Salvini si dice pronto a fare tutto il possibile per lui e lo ha chiamato al telefono. A riferirlo è l'avvocato Alessandra Cheli, uno dei legali che assiste Pacini, spiegando che il leghista ha telefonato per rappresentargli "la vicinanza delle istituzioni", ma ha parlato solo con il legale perché "Pacini non se l'è sentita di parlare con il ministro perché è troppo scosso". "L'eccesso di legittima difesa è esattamente il reato che vogliamo cancellare: gli ho detto che ha tutto il diritto di stare tranquillo", ha ribadito il ministro dell'Interno che giura di voler portare "a inizio gennaio" il progetto di riforma in Aula (dopo l'approvazione in Commissione al Senato).

Difende il commerciante anche la presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, che su Facebook scrive: "Io sto con Fredy: la difesa è sempre legittima!". Forza Italia, per voce del deputato Luca Squeri, considera invece la vicenda "emblematica del dramma che vivono tanti commercianti italiani": "Le nostre attività - afferma - sono diventate ormai il bancomat di criminali di ogni genere". Sostegno arriva anche dal sindaco di Monte San Savino, dal segretario locale della Lega e dal Commissario della Toscana (e sindaco di Cascina), Susanna Ceccardi: "Dopo 38 furti nella sua azienda, un uomo esasperato e costretto a dormire dentro il capannone, non poteva agire diversamente - scrive su Facebook - La nuova legge sulla legittima difesa lo avrebbe probabilmente salvato dalle indagini di eccesso colposo di legittima difesa. Siamo vicini a quest'uomo, e se necessario, gli daremo supporto per attraversare questa difficile vicenda".

Intanto gli investigatori stanno dando la caccia al complice

del bandito rimasto ucciso. A perdere la vita un 29enne moldavo, arrivato solo da 2 mesi in Italia e per questo sconosciuto alle forze dell'ordine italiane. Si chiamava Vitalie Tonjoc ed era nato nel 1989.

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