Johnny lo zingaro catturato in Sardegna: "La fuga è sempre per amore"

Giuseppe Mastini, conosciuto come Johnny lo Zingaro, è stato catturato in un ovile in provincia di Sassari. Era scappato il 6 settembre dopo un permesso premio

Johnny lo zingaro catturato in Sardegna: "La fuga è sempre per amore"

Anche questa volta non ce l'ha fatta. Giuseppe Mastini, più noto come Johnny lo Zingaro, 60 anni e al terzo tentativo di fuga, è stato arrestato oggi alle 8.15 in un ovile tra Terrata sud e Zuari (Sassari). È stato sempre lì a pochi chilometri dal carcere di massima sicurezza di Bancali dove dallo scorso 6 settembre, grazie a un permesso premio, non era più rientrato. Gli agenti del servizio centrale operativo della Polizia di Stato e della Squadra Mobile di Sassari dopo aver battuto decine di abitazioni e casali si sono fermati in un ovile. Lo Zingaro era lì, nascosto in una stalla adiacente all'officina di un fabbro che è stato arrestato con lui proprio per averlo nascosto. Il latitante stava scontando l'ergastolo per una lunga serie di reati commessi. Il primo omicidio a soli 11 anni. Poi rapine, furti, sequestri, seminando il terrore nella Roma degli anni Ottanta. Fu coinvolto anche nell’inchiesta sulla morte di Pier Paolo Pasolini. Alla cattura non avrebbe opposto resistenza, collaborando con le forze dell'ordine.

Mastini, soprannominato lo Zingaro per le origini sinti, ci aveva già provato altre due volte. Nel 1987 quando, sempre approfittando di una licenza premio, si era dileguato. Ma prima di essere catturato due anni dopo fece in tempo a commettere una serie di reati non da poco. Da furti e rapine al sequestro di Silvia Leonardi, fino all'omicidio della guardia giurata Michele Giraldi e al ferimento del carabiniere Bruno Nolfi. Poi nel 2017 ci ritenta. Dal carcere di Fossano, in provincia di Cuneo sarebbe dovuto andare alla scuola di polizia penitenziaria di Cairo Montenotte, dove lavorava da quando aveva acquisito il regime di semilibertà. Non ci arrivò mai. A tradirlo l'amore per una donna. Dopo un mese di latitanza viene catturato in un appartamento di una casa popolare a Taverne D'Arbia, in provincia di Siena. Al momento dell'irruzione, era in compagnia di Giovanna Truzzi, 58 anni, evasa a sua volta dagli arresti domiciliari che stava scontando a Pietrasanta, in provincia di Lucca. Nonostante recidivo, l'ergastolano, noto anche come il Biondino, dal febbraio del 2019 ha goduto di una dozzina di permessi premio concessi dal tribunale di sorveglianza di Sassari. Una media di uno al mese. A cui vanno aggiunti i mesi di lockdown che ha passato fuori dal carcere. L'ultimo permesso, il 6 settembre scorso.

Poi la fuga che si è conclusa alle 8.15 di questa mattina con la cattura. Anche oggi, come nel 2017, alla base dell'evasione ci sarebbero "motivi sentimentali". Ma della donna per cui sarebbe fuggito, per ora, nessuna traccia.

Johnny lo Zingaro

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