Nella giornata di ieri, martedì 7 gennaio, i carabinieri hanno arrestato Aleksejs Rustanovs, un pericoloso latitante internazionale. Il 29enne è accusato di aver ucciso nel 2016 Martin Kok, giornalista olandese che aveva pubblicato i nomi di alcuni criminali.
Arrestato in un albergo
L’uomo, residente in Lettonia e conosciuto con il nome di Christopher Hughs, è stato stanato mentre si trovava in un albergo di San Mauro Torinese, comune in provincia di Torino. La sua cattura è stata resa possibile in seguito al controllo del registro dei clienti dell’hotel. Il 29enne era destinatario di un mandato di cattura europeo emesso dalle autorità scozzesi. Tra i vari reati commessi dall’uomo, ritenuto a capo di una organizzazione criminale che traffica in sostanze stupefacenti, anche quello di omicidio. Rustanovs è infatti stato accusato di ave ucciso il giornalista Martin Kok, scrittore olandese di nera, con un passato da criminale. Il blogger, prima di dedicarsi a scrivere, aveva trascorso 15 anni dietro le sbarre, per reati di omicidio ed estorsione.
Sullo scrittore una taglia criminale
Kok era stato assassinato, mentre si trovava a bordo della sua auto, nel dicembre del 2016 a Laren, dopo che aveva pubblicato sul suo blog "Butterflies crime", i nomi di alcuni criminali accompagnati dalla descrizione delle loro attività illecite. Su di lui pendeva infatti una taglia criminale per aver reso noti sul suo sito nomi e dettagli di diversi esponenti della malavita olandese. Kok, che si era salvato precedentemente da altri agguati, a fine 2016 era stato raggiunto da diversi colpi di arma da fuoco che non gli avevano lasciato scampo. Oltre all’accusa di omicidio, Rustanovs è accusato anche di rapimenti, sequestro di ostaggi, traffico di sostanze stupefacenti e armi, rapine, criminalità informatica, lesioni gravi e riciclaggio. Quando nella giornata di ieri i militari lo hanno arrestato, il 29enne si trovava in compagnia della sua compagna.
Era già scampato alla morte
Nel 2017 la polizia aveva arrestato altri due uomini, un 49enne originario dello Zuid-Holland e un 26enne proveniente da Utrecht. Entrambi due erano stati accusati di aver posizionato a luglio del 2016 ad Amsterdam dell’esplosivo sotto la macchina di Kok, mentre questi si trovava a cena con un amico in un ristorante. Fortunatamente l’ordigno era stato notato e disinnescato. Sembra avesse una potenza pari a 40 bombe a mano. Se fosse esploso avrebbe provocato una strage.
L’esecuzione del blogger era solo stata rimandata, Kok infatti è stato poi ammazzato circa cinque mesi dopo, nel parcheggio di un sex club, il Boccaccio, a Laren, crivellato di pallottole. Il suo assassino, Aleksejs Rustanovs, è ora in mano alla giustizia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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