L'imprenditore Angelo Rizzoli è stato arrestato a Roma questa mattina. La Guardia di Finanza l'ha fermato con l'accusa di bancarotta fraudolenta. Gli viene contestato un crac finanziario da 30 milioni di euro. Sotto sequestro società e immobili per un valore totale di 7 milioni di euro, compresa la residenza della famiglia ai Parioli, la tenuta Ca' de Dogi e alcuni terreni a Capalbio, in provincia di Grosseto.
Il produttore televisivo e cinematografico ed editore è accusato di avere provocato il fallimento doloso di quattro società controllate dalla Rizzoli Audiovisivi srl (oggi tevere Audiovisivi srl). Si tratta di Produzioni Internazionale s.r.l., Ottobre Film s.r.l., Delta Produzioni s.r.l. e Nuove Produzioni s.r.l.
Secondo quanto è emerso dalla indagini gli amministratori delle quattro società facevano semplicemente da prestanome a Rizzoli. Non avevano nessun potere decisionale e remunerazione saltuaria. In otto anni, dal 2004 al 2011, Rizzoli avrebbe prelevato dalla società 6 milioni di euro come compenso di amministratore. La cifra non era compatibile con l'andamento della società e la sua esposizione debitoria.
Rizzoli soffre di sclerosi a placche, diabete, ipertensione arteriosa ed insufficienza renale. Per questo si trova ancora in caserma, in attesa di trovare una struttura che possa accoglierlo.
Le sue condizioni sono incompatibili con il carcere. Il difensore ha chiesto immediatamente una misura alternativa.Indagata anche la moglie Melania De Nichilo, deputata del Pdl. Per lei è ipotizzato il reato di concorso in bancarotta.
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