Gli arretrati per gli statali arrivano a cinque giorni dal voto

Il consiglio dei ministri ha dato il via libera alla misura sugli stipendi

Gli arretrati per gli statali arrivano a cinque giorni dal voto

Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera. Aumenti ed arretrari destinati agli statali possono partire, dopo l'accordo raggiunto tra l'Aran, l'agenzia che tratta per conto del ministero, e le sigle sindacali.

Quasi tutto fatto. Manca ora soltanto il vaglio della Corte dei Conti, che se dovesse dare il suo assenso acconsentirebbe così al pagamento di arretrati da 370 a 712 euro, a seconda della fascia, per 270mila dipendenti. E poi allo scatto contrattuale da 85 euro.

Per quanto riguarda gli arretrati se ne parlerà probabilmente a febbraio, a marzo il resto. Poi toccherà alla Ragioneria preparare i cedolini per versare fisicamente in busta paga i soldi ai dipendenti di ministeri, agenzie fiscali e parastato, mentre saranno più lunghi i tempi per gli altri tre comparti del settore pubblico.

"Dopo il Cdm di oggi

via libera al pagamento degli arretrati e degli aumenti previsti dal nuovo #contratto per la #PA centrale. #RiformaPA", esulta il ministro Madia su facebook. Se tutto andrà bene, arriveranno a cinque giorni dal voto.

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