L’uomo che seminò il panico nella sede della Lega, armato di accetta, è stato condannato a un anno di carcere. L’aggressore, un 54nne, con procedenti penali per spaccio e reati contro il patrimonio, ha problemi psichici.
Il fatto risale al 5 marzo scorso, all’indomani delle elezioni politiche che videro l’exploit del Carroccio guidato da Matteo Salvini. Impugnando l’arma contundente, aggredì verbalmente un militante “verde”, urlandogli contro e dandogli del “leghista di emme”, per poi tentare di ferirlo agitando l’arma bianca. Fortunatamente, fu fermato in brevissimo tempo dai carabinieri, che intervennero prontamente dopo aver ricevuto la chiamata.
La Lega nel mirino
Nel corso del processo, il 54enne si è difeso in aula dicendo che aveva portato con sé l’ascia per difesa personale, visto che aveva appena ritirato la pensione. Solo dopo era nato il diverbio nei pressi di via Bellerio.
Oggi il giudice del Tribunale
di Milano lo ha condannato per resistenza e violenza a pubblico ufficiale aggravata e per la detenzione di droga a fini di spaccio: in casa, infatti, nascondeva ben 30 grammi di hashish.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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