Assembramenti da nord a sud, l'Italia anticipa la zona gialla. A Milano intervengono i carabinieri

Da Milano a Napoli, passando per Trento e Roma, ovunque in Italia il weekend è stato l'occasione per anticipare la zona gialla, scambiata per il liberi tutti

Assembramenti da nord a sud, l'Italia anticipa la zona gialla. A Milano intervengono i carabinieri

Nelle città italiane c'è aria di ultimo giorno di scuola, quella sensazione di liberi tutti agognata dopo un intero anno passato sui libri. Gli italiani da oltre un anno, con una piccola parentesi un 12 mesi fa, subiscono le restrizioni imposte dal governo e dagli esperti per cercare di evitare i contagi. La prospettiva della prossima zona gialla ha rinvigorito il Paese e da venerdì nelle città italiane si respira aria di libertà. Così tanta gente nelle strade non si vede nemmeno nei giorni di festa ma l'occasione di poter tornare a vedere gli amici, a passeggiare liberamente e mangiare nei ristoranti rende l'aria friccicarella. Tuttavia, la zona gialla non è un vero liberi tutti, perché gli italiani sono stati avvisati: il "rischio ragionato" di Mario Draghi ricade sul buon senso dei cittadini. Gli assembramenti non sono comunque contemplati, le mascherine bisogna continuare a indossarle, eppure nelle ultime 48 ore l'Italia è stata fuori controllo.

Milano

Nella capitale italiana della movida si fa festa da ormai 48 ore. Da venerdì al tramonto dalla Darsena al quartiere di Brera, passando per i parchi cittadini, Milano è un brulicare di persone. Aperitivi open air nelle strade pedonali, pic nic improvvisati sui prati, persone accalcate fuori dai bar dai quali hanno acquistato gli alcolici da asporto. Poche mascherine e, soprattutto, giovani e giovanissimi l'uno accanto all'altro, come se avessero già dimenticato quanto accaduto nell'ultimo anno. E i controlli? Poche le pattuglie della polizia locale, che dovrebbero vigilare ed evitare situazioni come quelle delle ultime ore. In Brera sono arrivati i carabinieri quando ormai in strada si erano scatenati canti e balli. E Milano è ancora in zona arancione, cosa succederà da domani, quando anche il capoluogo lombardo tornerà giallo?

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Roma

Una situazione non dissimile nella Capitale. In mattinata i cieli di Roma sono stati solcati dalle Frecce tricolori in occasione delle celebrazioni per il 25 aprile e già dalla mattina presto moltissimi romani si sono accalcati lungo via del Corso per ammirare lo spettacolo. Tutti (o quasi) indossavano le mascherine ma il distanziamento non è stato rispettato. Una situazione che si è protratta per tutto il giorno: i romani hanno approfittato della bella giornata per passeggiare nel centro storico cittadino ma la calca che si è creata nella centralissima via del Corso, che congiunge piazza del Popolo e piazza Venezia a un certo punto è stata tale da costringere la Questura a chiudere, ancora una volta, la strada per gli assembramenti. Proprio l'anticipazione di zona gialla di queste ore ha spinto la Questura di Roma a tenere un vertice con il quale sono stati disposti da domani i varchi di accesso alle zone del centro di Roma. Nelle zone della movida saranno presidiati dalle forze dell'ordine per evitare assembramenti.

Bologna

A Bologna, poi, oltre alla manifestazione degli antifascisti che si è svolta liberamente senza nessun controllo o vincolo nonostante l'assenza di mascherine e di distanziamento tra i partecipanti, si è tenuto anche un vero e proprio rave party. In uno dei parchi cittadini giovani e giovanissimi si sono ritrovati per cantare e ballare, rigorosamente senza masherina, in violazione di qualunque disposizione contro il Covid.

Trento

Situazione simile a quella di Roma e Milano anche a Trento, ben oltre le 18. Una folla immensa per tutta la giornata si è riversata nelle vie del centro storico della città. I tavolini dei bar sono tornati a riempirsi nella centralissima piazza Duomo per il rito dello spritz, come riportano le cronache locali. Un vero e proprio ritorno alla normalità, che però non dovrebbe esserci visto che i contagi continuano a viaggiare oltre la soglia delle 10mila unità al giorno. Scene che non si vedevano dalla scorsa estate quando, forse, non erano nemmeno così clamorose.

Napoli

Anche a Napoli si respira aria di libertà e così tornano gli assembramenti sul lungomare e nelle vie più centrali e della movida locale. "È saltata ogni norma", dicono dalla città di Partenope.

Uno struscio quasi estivo, soprattutto nella zona del Vomero e nelle strade con i baretti vista mare, per festeggiare il ritorno in zona gialla. Un vero e proprio assalto che ha portato nelle strade napoletane migliaia di persone, con ovvie ripercussioni sul distanziamento, ormai inesistente ovunque, da nord a sud.

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