AstraZeneca ora ha un nuovo nome. E spunta il nuovo bugiardino aggiornato

AstraZeneca cambia nome: adesso si chiama Vaxzevria. Lo riporta il sito dell'Ema ed il nuovo foglietto illustrativo. "Dare un nome ad un farmaco nuovo è una consuetudine", fanno sapere dall'azienda

AstraZeneca ora ha un nuovo nome. E spunta il nuovo bugiardino aggiornato

ll vaccino anti-Covid di AstraZeneca ha cambiato nome: adesso si chiama Vaxzevria, così come riportato dal sito dell'Ema, l'Agenzia europea per il Farmaco.

Il cambio di nome è stato approvato il 26 marzo (vedi il link) a seguito di una richiesta dell'azienda farmaceutica anglo-svedese. In precedenza veniva semplicemente chiamato "Vaccino Covid-19 AstraZeneca" o "ChAdOx1-S", nome tecnico. Il composto è sempre lo stesso ma cambiano le informazioni riportate sul foglietto illustrativo, l'etichettatura e la confezione che potrebbero presentare un aspetto diverso. Abbiamo allegato al pezzo il nuovo bugiardino aggiornato con i possibili e rari casi di eventi avversi tromboembolici.

Il perché del cambio di nome

"Dare un nome ad un farmaco nuovo è una consuetudine. Ed è un processo che avviene in maniera separata dall'approvazione normativa e regolatoria del farmaco stesso". Così all'Agi fonti vicine all'azienda in merito alla notizia del cambio di denominazione del vaccino anti-Covid. "La sigla 'Covid-19 AstraZeneca vaccine', non era il nome del farmaco. Ora ha un nome che come prassi è stato registrato: Vaxzevria". Che si chiami in un modo o nell'altro cambia poco, la cosa più importante è l'aggiornamento del foglietto illustrativo. "È stata osservata molto raramente una combinazione di trombosi e trombocitopenia, in alcuni casi accompagnata da sanguinamento, in seguito alla vaccinazione con Vaxzevria. Ciò include casi severi che si presentano come trombosi venosa, inclusi siti insoliti come trombosi del seno venoso cerebrale, trombosi della vena mesenterica e trombosi arteriosa, concomitante con trombocitopenia", si legge sulle nuove indicazioni del farmaco.

Trombocitopenia e disturbi della coagulazione

"La maggior parte di questi casi si è verificata entro i primi sette-quattordici giorni successivi alla vaccinazione ed in donne di età inferiore a 55 anni. Tuttavia ciò potrebbe riflettere l'aumento dell'uso del vaccino in questa popolazione. Alcuni casi hanno avuto esito fatale. Gli operatori sanitari devono prestare attenzione ai segni e ai sintomi di tromboembolia e/o trombocitopenia. I soggetti vaccinati devono essere istruiti a consultare immediatamente un medico se sviluppano sintomi quali respiro affannoso, dolore toracico, gonfiore alle gambe, dolore addominale persistente dopo la vaccinazione. Inoltre, chiunque manifesti sintomi neurologici tra cui cefalea severa o persistente o visione offuscata dopo la vaccinazione oppure ecchimosi (petecchie) in una sede diversa da quella della vaccinazione dopo alcuni giorni, deve consultare immediatamente un medico", riporta il capitoletto dedicato contenuto nel nuovo foglietto illustrativo.

Nuove sospensioni in Germania

Questa novità avviene, forse, per mettere una pezza alla vita travagliata di questo vaccino anti-Covid dalla sua nascita fino alla giornata di ieri, quando la Germania ne ha sospeso la somministrazione alle donne Under 60 per gli eventi avversi di trombosi che, in alcuni casi, potrebbero aver avuto una correlazione diretta (ancora non provata). È notizia delle ultime ore, però, che anche nel Land di Brandeburgo, oltre a Berlino e Monaco, è stata sospesa temporaneamente la somministrazione di AstraZeneca per le persone al di sotto di 60 anni a seguito di nuove segnalazioni di trombi sanguigni insoliti in pazienti recentemente vaccinati. La decisione è stata presa in via precauzionale in attesa di una riunione dei rappresentanti dei 16 Laender sulla questione.

Al termine della riunione è attesa una conferenza stampa della cancelliera tedesca, Angela Merkel, e del ministro tedesco della Salute, Jens Spahn. Ieri, anche il Canada aveva sospeso l'uso del vaccino AstraZeneca per gli Under 55, citando i nuovi dati preoccupanti provenienti dall'Europa.

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