Auto, immatricolazioni a rischio: sono finite le targhe

L'allarme degli autonoleggiatori: "Le situazioni più critiche a Milano, Torino, Firenze e Trento. Carenza totale nella distribuzione delle targhe, immatricolazioni di febbraio a rischio"

Auto, immatricolazioni a rischio: sono finite le targhe

La Motorizzazione ha finito le targhe e già si diffonde la psicosi: le nuove immatricolazioni sono a rischio.

A denunciarlo è Aniasa, l'Associazione Nazionale Industria Autonoleggio e Servizi Automobilistici di Confindustria: "La carenza di targhe per i nuovi veicoli- spiegano - sta rallentando le immatricolazioni di un mercato dell'auto in cerca di vera ripresa, causando ritardi, ulteriori appesantimenti burocratici e maggiori costi per la mobilità di aziende e privati. Se non si porrà una rapida soluzione al problema, sono a rischio le 60mila immatricolazioni di nuovi veicoli a noleggio previste per il primo trimestre 2015."

Quello della penuria di targhe, peraltro, non è un problema nuovo: già nell'aprile 2014 e poi anche negli ultimi mesi dell'anno gli uffici del ministero dei Trasporti avevano avuto problemi con la produzione e la distribuzione delle targhe. La ragione di questa deficienza - secondo Aniasa - è la totale carenza di distribuzione delle targhe presso gli uffici della Motorizzazione Civile, soprattutto nelle sedi di Milano, Torino, Firenze e Trento. Un disguido che naturalmente rischia di provocare e già sta provocando disagi inimmaginabili a tutta la filiera del noleggio, causando gravi ritardi nella consegna dei veicoli.

una situazione paradossale che rischia di frenare un settore già penalizzato da tasse ed appesantimenti amministrativi - chiosa il presidente di Aniasa Fabrizio Ruggiero - Non si tratta solo di superare quest'ultima emergenza ma di mettere in campo interventi risolutivi che garantiscano nel tempo adeguata disponibilità delle targhe.

" Un rischio, quello dello slittamento delle immatricolazioni per il mese di febbraio, sottolineato anche dalle associazioni delle autoscuole e gli studi di rappresentanza automobilistiche: nonostante la lieve ripresa della produzione degli ultimissimi giorni, il rischio di un black out nelle immatricolazioni è ancora concreto.

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