La prossima estate ci sarà una vera e propria rivoluzione nel settore auto. A partire dal 6 luglio di quest’anno entrerà in vigore del regolamento europeo, il 2019/2144, che introduce nuovi requisiti di omologazione per la sicurezza dei veicoli e dei guidatori. La mossa della Ue segue la volontà di ridurre il numero di morti e di incidenti sulle strade facendo ricorso alla tecnologia. Sfruttare l’avanzata del progresso per evitare tragedie è un bene. Ma c’è chi vede nel nuovo regolamento anche nuovi ostacoli per chi è al volante.
Nell’attesa della svolta gli automobilisti dovranno continuare a convivere con le tecnologie e le norme attuali. Con un paradosso: in Italia molti dovranno circolare con due scatole nere installate sul veicolo. Il problema è che questi strumenti potranno pure discordare tra loro.
Le novità
Contemporaneamente, come evidenzia il Sole 24 ore, entrerà in vigore l'obbligo di montare di serie anche altri Adas, ovvero i dispositivi di assistenza avanzata alla guida. Oggi già ne esistono di alcuni tipi.
Ma tra non molto tempo bisognerà aggiungere a questi ulteriori dispositivi in grado anche di attivare una frenata automatica se rilevano un ostacolo e, in determinate situazioni, correggere la traiettoria.
La nuova scatola nera
Altra importante novità, come già citato in precedenza, è l’obbligo della scatola nera sul veicolo. SI tratta di un dispositivo elettronico dotato di un localizzatore Gps. Una volta installato su una auto permette di monitorarne i percorsi. Ma non solo. Perché la black box, attraverso alcuni elementi, riuscirà persino ad acquisire informazioni sul modo di guidare del conducente.
Choi è al volante sarà sotto osservazione per tutto il tempo del viaggio. Una sensazione con la quale convive il 21,2% degli assicurati Rc auto, con punte che superano il 50% in alcune aree del Sud Italia. Proprio questi ultimi, però, dovranno fare attenzione: perché dovranno circolare non con una ma con ben due scatole nere: quella imposta dalla Ue e quella spinta dalle assicurazioni.
La legge Concorrenza n. 124/2017 aveva cercato di regolare gli aspetti tecnici, probatori e scontistici della black box: nel luglio del 2018 furono messi in pubblica consultazione i decreti ministeriali attuativi che fissavano le caratteristiche dei dispositivi. Ma l'iter si è bloccato. E così tutto è rimasto nelle mani delle assicurazioni. Queste ultime, però, difficilmente si accontenteranno delle nuove scatole nere incorporate nei veicoli. E questo per una questione tecnica. In base al regolamento 2019/2144 possono accedervi solo le forze dell'ordine che, nella memoria degli strumenti, troveranno solo i dati relativi ai secondi precedenti e successivi a un incidente.
Ciò significa che le compagnie dovrebbero lavorare sui rapporti stilati dalle forze dell’ordine rinunciando a tutte le altre informazioni oggi rilevate dagli strumenti che fanno installare dai loro fornitori. Elementi di non poco conto che consentono di profilare i clienti. E, di conseguenza,permettono di aiutare la stessa compagnia nel personalizzare i prezzi delle polizze.
I possibili problemi
Ma vi è un ulteriore intoppo riguardante la ricostruzione degli incidenti. Nell’eventualità di una causa sul risarcimento dei danni di un sinistro l'articolo 145-bis del Codice attribuisce "piena prova" ai dati della scatola nera delle compagnie. Ma i dati delle due black box potrebbero differire. E qui la questione si complica.
La scatola nera montata di serie sul veicolo potrebbe essere considerata più affidabile perché realizzato con il veicolo in questione e, quindi, certificata dalla casa automobilistica. L'articolo 145-bis privilegia le black box delle assicurazioni.
Un problema su cui è meglio ragionare ora a palla ferma per evitare discussioni quando il "gioco" è ormai iniziato.
Anche perché, sottolinea Today, dall'estate in tutta la Ue potranno essere costruite solo veicoli commerciali leggeri con scatola nera incorporata di serie.Inoltre dal 7 luglio 2024 si potranno vendere solo vetture nuove di questo tipo. A meno di futuri interventi normativi, al momento cambia nulla cambia per le auto già in circolazione.
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