Autotrasporto, la sicurezza viaggia con tecnologia e strade "intelligenti"

A Transpotec Logitec, il salone dei trasporti e della logistica organizzato da Fiera Milano fino al 24 febbraio a Verona, le soluzioni più avanzate: drastico calo dei veicoli pesanti dotati di sistemi avanzati anticollisione coinvolti in incidenti

Autotrasporto, la sicurezza viaggia con tecnologia e strade "intelligenti"

Il futuro dell’autotrasporto “viaggia” verso il futuro grazie a soluzioni tecnologiche sempre più evolute e alla rete stradale “intelligente” con l'obbiettivo gli raggiungere standard di sicurezza sempre più elevati. La sicurezza legata all’innovazione e al fattore umano è stato uno dei temi al centro della prima giornata di Transpotec Logitec, la manifestazione di riferimento per il mercato italiano dell’autotrasporto e della logistica organizzata da Fiera Milano fino al 24 febbraio a Verona.

Sulle strade italiane circolano 480.000 autocarri, 173.000 tir e oltre 99.000 tra bus e pullman (dati: Aci) numeri imponenti che fanno guardare alla sicurezza con grande attenzioni. Le cifre disponibili sugli incidenti dimostrano però che sono stati fatti molti passi avanti: negli stati membri dell’Ue, infatti, il numero di morti in incidenti in cui sono coinvolti veicoli commerciali di oltre 3,5 t è sceso da 7.233 nel 206 a 3.848 nel 2015, ossia del 47%. Nello stesso periodo in Italia il calo è stato del 78% (dati: Dekra, Rapporto sulla Sicurezza Stradale 2018).

Tra i fattori che hanno determinato questo miglioramento c’è la tecnologia: i veicoli commerciali sono stati i primi ad adottare sistemi di assistenza alla guida che rappresentano un importante deterrente contro gli incidenti. Rispetto ai mezzi che ne sono sprovvisti, infatti, i veicoli dotati di queste soluzioni di sicurezza sono coinvolti del 34% in meno in incidenti.
E l’autotrasporto è continuamente in cerca di nuove soluzioni. Dal 2015 è obbligatorio che i nuovi veicoli pesanti siano dotati di sistema di frenata autonoma in caso di emergenza e di sistema di segnalazione di deviazione dalla carreggiata, ma le soluzioni anticollisione si possono installare anche su mezzi prodotti prima del 2015.

Cresce in particolare l’orientamento alla guida autonoma: si prevede che entro il 2025 un veicolo su tre sarà dotato di questa potenzialità (fonte: McKingsey & Company, 2016). Tra le formule già sperimentate con successo il platooning, ovvero veicoli pesanti che marciano in carovana collegati tra loro da sistemi di connettività avanzata. Il conducente del primo veicolo stabilisce il percorso. Gli altri tir, privi di conducente, mantengono la stessa andatura e distanza di sicurezza. Le principali case costruttrici europee hanno già sperimentato in varie occasioni questa soluzione.

L’ altro pilastro della sicurezza stradale sono le infrastrutture avanzate e intelligenti, in grado di dialogare anche elettronicamente con il mezzo, fornendo informazioni e avvisi che consentono di modificare la guida ed evitare rischi. Segnali stradali “parlanti” e tutor sempre più avanzati potranno essere gli alleati dei mezzi in un circuito virtuoso che porterà le strade a dialogare con i veicoli ma anche con gli autisti perché intervengano a seconda delle situazioni segnalate.

Nonostante l’obiettivo della guida autonoma, infatti, il fattore umano è ancora fondamentale: la distrazione, causa di oltre il 90% degli incidenti stradali, può essere evitata grazie al supporto dell’elettronica. Si calcola che la reazione a una situazione di rischio, in media di tre secondi, può essere dimezzata da sistemi avanzati di sicurezza.

Ma non basta, perché l’autista, formato all’uso corretto della tecnologia, può anche decidere interventi particolari che il mezzo automatizzato non è ancora in grado di fare: sterzare per evitare un ostacolo o frenare linearmente seguendo i sistemi automatici.

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