Concussione, molestie, violenza sessuale e abuso d'ufficio. Un professore dell'Università degli Studi Aldo Moro di Taranto è finito nei guai per aver modificato il voto l'esame di una sua studentessa e per le morbose attenzioni nei confronti di altre quattro giovani universitarie.
I fatti, riportati dal Quotidiano di Puglia, risalgono tra il 2012 e il 2016: sotto accusa un docente di 73 anni, ora in pensione.
L'uomo, secondo l'accusa (che ha chiesto il rinvio a giudizio per l’imputato), avrebbe alterato, alzandolo fino al "trenta e lode" il voto dato a una ragazza da un collega, oltre che molestato altre giovani.
Nel fascicolo aperto dal sostituto procuratore della Repubblica Antonella De Luca, sono agli atti tutti gli approcci sessuali di cui il prof si sarebbe reso protagonista. Una delle vittime, oggi 27enne, ha raccontato che in un'occasione era stata invitata dall’insegnante a raggiungerlo nel suo studio privato, minacciandola di non farle superare il test qualora non si fosse presentata. Una volta a colloquio, il docente le fece capire di volere benefici di carattere sessuale, chiudendola a chiave in stanza con lui. La ragazza si rifiutò e si beccò le minacce e gli insulti dell’uomo: "Non fare la stronza che ti denuncio, facendo credere che hai compiuto atti osceni in luogo pubblico".
A un'altra studentessa toccò, invece, il palpeggiamento del seno e languidi inviti, come quello di recarsi nel suo studio in abiti succinti, o quello di presentarsi nuda in sede di laurea,
indossando solo la toga, se voleva avere la certezza di ottenere il titolo accademico.Dal canto suo, il 73enne rispedisce al mittente ogni accusa: sarà il processo a stabilire la verità dei fatti.
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