Si è dato fuoco all’interno della sua cella nel carcere di Ariano Irpino, nell’Avellinese, in preda ad un raptus. Si tratta di un giovane napoletano di 24 anni, che ha riportato ustioni di terzo e quarto grado a testa, nuca spalle e braccia. Il detenuto adesso lotta tra la vita e la morte al centro grandi ustionati dell’ospedale Cardarelli di Napoli.
Le fiamme, che si sono propagate in brevissimo tempo, hanno devastato anche gran parte della cella. Il 24enne, secondo la ricostruzione effettuata dalle forze dell’ordine, ha appiccato il fuoco o con del liquido infiammabile o con del materiale combustibile che aveva in cella.
Appena hanno visto sollevarsi le fiamme, avvertiti dagli atri carcerati, gli agenti della polizia penitenziaria sono intervenuti subito, per domare l’incendio, ma una volta superate le sbarre si sono accorti che il giovane era in gravi condizioni.
Il detenuto è stato trasportato d’urgenza all'ospedale di Ariano Irpino, dove nel frattempo sono arrivati anche i familiari da Napoli; è cominciato un battibecco con tono acceso con i sanitari e con gli agenti della polizia penitenziaria, tanto che si è reso necessario l’intervento di una volante della polizia di Stato.
Per le gravi ferite riportate nell'incendio si è reso necessario il trasferimento del 24enne in una struttura specialistica; il detenuto è stato così trasferito in eliambulanza nel centro grandi
ustionati del Cardarelli. Gli inquirenti, intanto, stanno indagando per capire le motivazioni alla base del gesto; a quanto sembra non si sarebbe trattato di un incidente ma di un atto intenzionale.
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