Era una donna a studiare le vittime e individuare le case da razziare mentre i proprietari erano fuori. Un modus operandi ben rodato che ha permesso di scoprire e sgominare una banda di topi d'appartamento che aveva colpito in tutta la provincia di Palermo. I carabinieri della stazione di Bagheria hanno dato esecuzione all’ordinanza applicativa di misure cautelari personali, emessa dal Gip del Tribunale di Termini Imerese, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di otto soggetti (1 in carcere, 5 agli arresti domiciliari e 2 con obbligo di dimora nel comune di residenza), ritenuti responsabili, a vario titolo, di furto aggravato, furto in abitazione, minaccia aggravata, danneggiamento, lesioni personali aggravate. I reati sono stati commessi in pochi mesi nella provincia di Palermo.
Tutto ruotava attorno al ruolo della donna che studiava le vittime e le loro abitudini, informandosi, in particolare, sull'esistenza di eventi come matrimoni o altre cerimonie religiose che lasciavano presupporre l'assenza prolungata da casa e indicando ai complici il momento più opportuno per consumare il furto.
Le indagini dei militari dell’Arma hanno permesso di identificare gli autori di ben 16 furti e grazie ai pedinamenti durante la fase delle investigazioni è stato possibile procedere al recupero della refurtiva asportata durante i furti, individuando alcuni dei canali di ricettazione utilizzati dal gruppo.
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