Una bambina australiana, di appena 12 anni, è riuscita a sconfiggere un cancro al cervello in fase terminale.
Se Amelia Lucas non è una guerriera – ma lo è, eccome – è sicuramente una miracolata. Ed è per questo motivo che gli abitanti della piccola cittadina di Perth (Australia), da cui proviene la dodicenne, le hanno attribuito il soprannome di "Miracle Milli". Un vezzeggiativo strameritato date le circostanze avverse contro cui ha dovuto lottare in questi mesi. Perché sì, Milli è sopravvissuta ad un tumore al cervello in ultimo stadio di evoluzione. Se non è un miracolo questo, quale altro?
Tutto è cominciato appena qualche mese fa – racconta il Daily Mail - quando alla giovane adolescente è stato diagnosticato un medulloblastoma, ovvero un cancro cerebrale maligno e di rapida espansione, in fase terminale. "Non è operabile, ti restano solo poche settimane", le avrebbero detto i medici australiani consci del fatto che, per questo genere di tumore, le possibilità di guarigione sono praticamente nulle. Ma i genitori di Milli non si sono arresi e, nonostante la terribile diagnosi, hanno cercato in lungo e in largo qualcuno che potesse regalare loro almeno una infinitesimale possibilità di vita, un mero barlume di speranza. E a ben vedere, hanno avuto ragione di crederci.
Dopo tante e approfondite ricerche, i familiari della arrembante guerriera sono riusciti a scovare un brillante neurochirurgo, il dottor Charlie Theo, operativo in Germania, disposto ad eseguire un vero e proprio intervento salva-vita. Un salto nel vuoto che pochi avrebbero tentato date le bassissime aspettative di sopravvivenza all'operazione stessa.
Ma, come sovente accade in questi casi, il costo totale del trattamento, comprensivo dell'operazione e delle successive cure, era pressoché inaccessibile per i coniugi Lucas. Bisognava trovare un'alternativa, un rimedio tempestivo. Dunque, l'idea di organizzare una raccolta fondi mediante la creazione della pagina Facebook "Team Millistar" confidando nella magnanimità di sconosciuti. Be', è andata meglio di quanto ci si aspettasse. Secondo quanto riferisce The Australian West, la somma totale delle elargizioni fatte da ignoti donatori di tutto il mondo, ha superato i 170.000 dollari, una cifra di tre volte superiore a quella necessaria. Raccolto il danaro, il genitori della dodicenne hanno subito preso accordi con il luminare di neurochirurgia e si sono diretti i Germania.
Lo scorso giugno, la bambina si è sottoposta ad un lungo e delicatissimo intervento di asportazione del tumore. Per ore, la sua vita è rimasta sospesa ad un filo ma, alla fine, ce l'ha fatta. Ha vinto la sua battaglia.
"Il dottor Charlie Teo ha operato su Milli indossando una sciarpa Wish for Milli e ha rimosso con successo il 98% del suo tumore maligno, che è entrato nel suo tronco encefalico", ha riferito un portavoce della equipe che ha eseguito l'intervento.
Da quel giorno, sono trascorsi più di due mesi. Milli sta bene.
Siamo in estasi perché la nostra Milli è tornata a scuola con sua sorella, è tanto felice", fa sapere Monica Smirk, mamma della bambina, sulla pagina social "è riuscita a recuperare già l’uso delle gambe e presto riavrà anche il suo braccio destro ", conclude il post.E allora, la domanda ritorna con insistenza: Se non è un miracolo questo, quale altro?
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