Una bambina di soli due mesi è stata salvata grazie a un papà coraggioso e all’operatore sanitario, che ha spiegato passo dopo passo dall’altra parte della cornetta le manovre necessarie. Erano le 13 del 6 gennaio quando al 118 di Taranto è giunta la telefonata di un papà disperato per la propria bambina. “Correte, mia figlia non respira più. Sta morendo” queste le parole concitate che giungono a Gianluca Ferrarese, l’infermiere che risponde alla telefonata.
La bambina stava succhiando il latte quando improvvisamente ha smesso di respirare ed è diventata cianotica. Ferrarese con prontezza e preparazione inizia a spiegare alla madre, in preda al panico, cosa fare. La donna ripete ogni parola al padre della bambina che segue le indicazioni. Come prima cosa la piccola viene appoggiata sulla gamba del papà a pancia in giù mentre questo le pratica delle pacche sulla schiena. Per poi passare, una volta girata, a leggere compressioni sullo sterno. Ancora nulla. La bambina non sembra reagire agli stimoli che le vengono effettuati. Ferrarese comunica di restare tranquilli e riprovare. Passano due lunghissimi minuti e finalmente le urla di gioia della madre, la bambina stava piangendo.
Dopo circa sette minuti giunge l’ambulanza. Gli infermieri controllano i battiti cardiaci, regolari. Decidono comunque di trasportare la piccola al Pronto Soccorso per sottoporla a controlli di routine.
Il presidente del Sis 118, Mario Balzanelli, ha così commentato l’episodio “moltissime vite possono essere salvate se si effettuano con immediatezza le manovre salvavita e se chi chiama si rende pienamente disponibile a mettere in pratica anche per la prima volta le manovre dettate in tempo reale dagli operatori del 118”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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