Ingoia un pezzo di plastica e finisce in arresto cardiorespiratorio. La protagonista di questo ennesimo, triste episodio di cronaca è una bambina di appena 9 mesi della provincia di Modena. Scongiurato il pericolo di un' ipossia, grazie all'intervento tempestivo dei sanitari locali, le sue condizioni restano gravi.
Erano pressapoco le ore 12.30 di ieri quando una giovane donna magrebina si è precipitata, con un piccolo fagottino tra le braccia, nello studio della pedriata di fiducia. La ragazza stringeva a sé il corpo della sua bambina, visibilmente provata da un' intensa difficoltà respiratoria. Ansimava ed era quasi cianotica in volto. La dottoressa che le ha accolte, si è accorta subito della severità del caso e, senza indugiare un solo secondo, ha allarmato il 118. Ma la situazione sembrava già fortemente compromessa. In men che non si dica, infatti, la bambina è finita in arresto cardio circolatorio. Non c'era tempo per aspettare l'arrivo dei soccorsi, urgeva praticare delle manovre salvavita all'istante. Così, la solerte pediatra ha effettuato un massaggio cardiaco sul corpicino ansante nel tentativo di liberare le vie respiratorie da eventuali ostruzioni. La neonata ha cominciato a rigurgitare effluvi di cibo fino ad espellere un piccolo pezzo di plastica che, molto probabilmente, aveva ingerito appena qualche ora prima.
La bambina è stata portata d'emergenza al Policlinico di Bomporto (Modena) in gravissime condizioni ma già in netta ripresa respiratoria.
Poche ore fa, i medici del reparto di terapia intesiva presso cui la bambina è ricoverata hanno fatto sapere che il pericolo di una ipossia è stato scongiurato.
Ad ogni modo, il quadro clinico sembrebbe essere ancora critico dunque, la piccola resta in prognosi riservata. Intanto, i carabinieri si sono recati in loco per accertare la dinamica dell'accaduto.
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