Hanno provocato una vera e propria bufera tra i vaticanisti le parole scritte da Jospeh Ratzinger in occasione del ricordo del cardinale Joachim Meisner, uno dei cardinali dei dubia da poco somparso. Il testo del messaggio è stato diffuso da Marco Tosatti, vaticanista della Stampa: "Quello che mi ha colpito particolarmente nei recenti colloqui con il cardinale defunto sono state la serenità, la gioia interiore e la fiducia che aveva trovato. Sappiamo che era un pastore appassionato, e l’ufficio di pastore è difficile, proprio in un momento in cui la Chiesa ha bisogno di pastori che sappiano resistere alla dittatura dello spirito del tempo".
Ma sono state queste le parole di Ratzinger che hanno creato più stupore: "Ma la cosa che più mi ha commosso è che ha vissuto in questo ultimo periodo della sua vita…sempre di più la certezza profonda che il Signore non abbandona la sua Chiesa, anche se a volte la barca si è riempita fino quasi a capovolgersi…". E poi il ricordo commovente degli ultimi momenti di vita del cardinale: "È stato trovato morto nella sua stanza. Il breviario era scivolato dalle mani: stava pregando, morto, davanti al Signore, parlando con il Signore. Il genere di morte che gli è stato dato dimostra ancora una volta come ha vissuto alla presenza del Signore e in colloquio con Lui".
Le parole sulla barca di Pietro hanno provocato la reazione di due vaticanisti: Massimo Faggioli e Alberto Melloni. Il primo ha scritto su Twitter: "Sarebbe bello sapere chi ha scritto il messaggio di Joseph Ratzinger al funerale del cardinale Meisner".
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Sarebbe bello sapere chi ha scritto il messaggio di Joseph Ratzinger al funerale del cardinale Meisner
— Massimo Faggioli (@MassimoFaggioli) 15 luglio 2017
Mentre il secondo, ritwittando il messaggio, ha detto: "Esiste un proto-Ratzinger, in deutero-Ratzinger e ora anche uno pseudo-Ratzinger che allude negativamente al papa...".
Esiste un proto-Ratzinger, in deutero-Ratzinger e ora anche uno pseudo-Ratzinger che allude negativamente al papa... https://t.co/eMAzggyAKn
— Alberto Melloni (@albertomelloni) 15 luglio 2017
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