Beffa Fornero: artisti e calciatori in pensione prima degli altri

L'ultimo schiaffo della legge Fornero. Proseguono gli effetti paradossali della riforma sulle pensioni voluta dall'ex ministro del governo Monti

Beffa Fornero: artisti e calciatori in pensione prima degli altri

L'ultimo schiaffo della legge Fornero. Proseguono gli effetti paradossali della riforma sulle pensioni voluta dall'ex ministro del governo Monti. L’ex ministro del Lavoro aveva individuato una serie di categorie a cui garantire, fino al 2022 uno speciale regime di armonizzazione tra le vecchie e le nuove norme. Come sottolinea Libero si tratta di alcuni tipologie di lavoratori delle spettacolo, degli sportivi professionisti, dei marittimi e del personale viaggiante addetto ai pubblici servizi di trasporto.

Pe rquesta categoria di lavoratori nella legge Fornero è stata riservata una corsia speciale per l'accesso alla pensione. Fino al 31 dicembre 2013 questi lavoratori potevano andare in pensione a 60 anni (55 per le donne). Dal 2014 il requisito è stato fissato, con alcune deroghe, in 5 anni prima dell’età pensionabile del regime generale obbligatorio. Ovvero potranno andare via ben prima di tutti gli latri lavoratori.

E così ecco i dati riportati da Libero: nel 2016 i marittimi addetti al pilotaggio hanno diritto alla pensione di vecchiaia a 61 anni e 7 mesi (60 anni e 7 mesi le donne), i marittimi adibiti al servizio di macchina a 57 anni e 7 mesi, gli autoferrotranvieri a 61 anni e 7 mesi (60 anni e 7 mesi le donne), il gruppo ballo a 46 anni e 7 mesi, gli sportivi professionisti a 53 anni e 7 mesi (50 anni e 7 mesi le donne), il gruppo cantanti, artisti lirici ed orchestrali a 61 anni e 7 mesi (58 anni e 7 mesi le donne), il gruppo attori, conduttori e maestri d’orchestra a 64 anni e 7 mesi (61 anni e 7 mesi le donne). Il resto dei lavoratori invece a 66 anni e 7 mesi (65 anni e 7 mesi le donne del privato).

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