Belluno, rissa tra immigrati: "Razzismo tra profughi"

Una rissa nella struttura dìaccoglienza: ad accendere lo scontro motivi di etnici

Belluno, rissa tra immigrati: "Razzismo tra profughi"

Razzismo tra immigrati. Ora i profughi litigano anche per questioni di lingua o provenienza. L'episodio e la rissa scoppiate ieri a Belluno sono un esempio emblematico. A scatenare l’accesa lite sono stati i migranti di lingua madre inglese, che non ne volevano sapere di ritrovarsi in camera con quelli di lingua madre francese. E viceversa. Una decina di persone di lingua francesce sono stati sistemati negli spazi di via Lungardo. Ma nelel stanze alloggiavano già altri profughi arrivati precedentemente di lingua inglese. È scoppiato subito un diverbio perchè sia i francofoni che i prfughi di lingua inglese hanno rifiutato di condividere la stessa stanza. Così in due sono venuti alle mani e qualcuno, impaurito ha chiamato la polzia. Insomma l'intergrazione tra diverse etinie questa volta è andata a vuoto già nella struttura di accoglienza. È intervenuta una volante della polizia che ha subito calamto gli animi riportando la situazione sotto controllo.

Il sindaco Jacopo Massaro ha provato a ricostruire la dinamica della rissa: "Stando alla ricostruzione fornitami da personale della struttura e forze dell’ordine, ad accendere la miccia sarebbero stati guarda caso i due stessi soggetti che a inizio mese avevano platealmente e scompostamente protestato contro il personale della struttura di via Lungardo perchè il Wi-Fi non funzionava. In realtà funzionava, ma era stato loro staccato proprio per via del loro comportamento, quantomeno irrispettoso. Il fatto che la città di Belluno si sia imposta come modello di accoglienza e integrazione per noi contempla anche l’essere rigorosi nel pretendere un certo tipo di comportamento, cosa che i due soggetti in questione non avevano, ripetutamente, dimostrato di avere.

Di qui era partita la mia richiesta di trasferirli in altra struttura provinciale, via da Belluno. Trasferimento che era ormai imminente e che evidentemente li ha portati a una nuova protesta. Il loro allontanamento è comunque solo rinviato".

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