«La verità ti fa male, lo so», cantava Caterina Caselli quando io ero ragazzino. La verità che sta emergendo dalla cloaca della magistratura fa molto male, ma non per questo è il caso di coprire il bidone che, all'inverso, va svuotato fino in fondo e ben lavato.
È un'operazione difficile perché uno dei partiti oggi al governo, il Pd, quei miasmi li ha alimentati e utilizzati come gas tossico per distruggere gli avversari politici, in primis Silvio Berlusconi. È difficile perché i magistrati si stanno ricattando tra di loro nel tentativo di salvare il salvabile e perché nessun grande giornale o mezzo di informazione può permettersi di affondare il coltello nella piaga che loro stessi hanno contribuito in maniera importante a infettare.
Egregi giustizialisti, la verità vi fa male, lo so. Proverete a smontarla, a ridicolizzarla, vi scaglierete con violenza contro chiunque stia cercando di farla conoscere, come sta accadendo in queste ore sulla sentenza che ha ingiustamente condannato Silvio Berlusconi estromettendolo così dalla politica. Insulterete e infangherete chiunque questa verità ve la scodellerà sul tavolo, direte lo state già facendo con Nicola Porro che in tv a Quarta Repubblica sta snocciolando importanti rivelazioni settimana dopo settimana che chi osa scrivere questa per voi fastidiosa verità (vi sentivate al sicuro, mai avreste pensato che un giorno il bidone si sarebbe scoperchiato) lo fa perché è un servo pagato da Berlusconi, alla cui corte molti di voi sono passati e altri ci stanno ben comodi anche oggi. Potrete fare questo e anche di più, ma sappiate che non avete scampo.
Egregi giustizialisti salottieri, avete commesso il più classico degli errori figli dell'arroganza: sentirsi al sicuro, essere certi di averla sfangata. E invece, che vi piaccia o no, la storia va riscritta, voi non potete farci nulla e non importa quanto tempo ci vorrà.
Il giorno che qualcuno ci riuscirà in modo definitivo e incontrovertibile, voi vi ritroverete anche ufficialmente dalla parte sbagliata della Storia, sul banco degli imputati ci sarete voi, i vostri complici e i vostri mandanti di cui già si stanno delineando gli identikit.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.