"Non l'ho picchiata, l'ho solo scossa per farla smettere di piangere". Sarebbe questa la versione di Mario Franchini, il muratore accusato del tentato omicidio di una bimba di soli 9 mesi, figlia della compagna. Il 28enne è stato interrogato dal gip di Pavia nel carcere di Torre del Gallo, dove si trova recluso da domenica 2 ottobre, sulla tragedia avvenuta lo scorso sabato pomeriggio, in un appartamento di Casarile, al confine tra la periferia sud di Milano e Pavia. Le condizioni di salute della piccola, ricoverata all'ospedale "Papa Giovanni XXIII" di Bergamo sono gravi ma stazionarie.
La versione del muratore
Stando a quanto riferisce l'Ansa, Franchini ha risposto alle domande del giudice ricostruendo quanto è accaduto sabato scorso nella casa al civico 5 di via Colombo. L'uomo, che aveva ammesso le sue responsabilità già nel primo interrogatorio di domenica mattina, alla caserma dei carabinieri di Pavia, non riesce a darsi una spiegazione sul perché si sia accanito con furia cieca sulla bambina. Fatto sta che ha negato le percosse sostenendo, invece, di averla solo strattonata per farla smettere di piangere. Domani mattina, mercoledì 5 ottobre, il giudice comunicherà la sua decisione per l'eventuale convalida del fermo.
Il legale del patrigno: "È pentito"
"È preoccupato per le condizioni della bambina e pentito per quanto è successo", ha dichiarato l'avvocato Maria Teresa Gobba, legale del 28enne. "Franchini è indubbiamente pentito - ha spiegato il legale a Il Giorno -e preoccupato più per la salute della piccolina che per le sue sorti. Franchini mi è sembrato un ragazzo sensibile con una vita molto tranquilla. A gennaio avrebbe dovuto essere riassunto, al momento percepiva la disoccupazione e aveva una consuetudine con la bambina di 9 mesi, figlia della compagna con la quale aveva una relazione sfociata da alcuni mesi in una convivenza. Una vita tranquilla, senza precedenti e conflittualità".
Come sta la bimba
Le condizioni della bimba restano gravi ma stazionarie. Due settimane fa, la piccola era stata battezzata nella chiesa di Casarile (Milano). "Il rito si è svolto in un clima di festa, non ho notato alcuna tensione. - ha raccontato il parroco don Riccardo Foletti all'Ansa -Erano presenti la mamma della bimba, il suo compagno e la nonna materna.
Mi sono sembrati tutti felici. Dopo il battesimo so che avevano in programma un pranzo. Mi è capitato nelle scorse settimane di incontrare per strada la mamma con la figlia e la nonna: una famiglia all'apparenza normale e senza problemi".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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